Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?
2 GIUGNO (Mc 11,27-33)
Gesù ha purificato il tempio. Il suo è stato un gesto altamente profetico. Sulla santità del tempio sempre gli antichi profeti hanno parlato, minacciando anche la sua distruzione. Il tempio era per Israele. Non era Israele per il tempio.
Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia: «Férmati alla porta del tempio del Signore e là pronuncia questo discorso: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che varcate queste porte per prostrarvi al Signore. Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Rendete buone la vostra condotta e le vostre azioni, e io vi farò abitare in questo luogo. Non confidate in parole menzognere ripetendo: “Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!”. Se davvero renderete buone la vostra condotta e le vostre azioni, se praticherete la giustizia gli uni verso gli altri, se non opprimerete lo straniero, l’orfano e la vedova, se non spargerete sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia dèi stranieri, io vi farò abitare in questo luogo, nella terra che diedi ai vostri padri da sempre e per sempre. Ma voi confidate in parole false, che non giovano: rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. Poi venite e vi presentate davanti a me in questo tempio, sul quale è invocato il mio nome, e dite: “Siamo salvi!”, e poi continuate a compiere tutti questi abomini. Forse per voi è un covo di ladri questo tempio sul quale è invocato il mio nome? Anch’io però vedo tutto questo! Oracolo del Signore. Andate, dunque, nella mia dimora di Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità d’Israele, mio popolo. Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni – oracolo del Signore – e, quando vi ho parlato con premura e insistenza, non mi avete ascoltato e quando vi ho chiamato non mi avete risposto, io tratterò questo tempio sul quale è invocato il mio nome e in cui confidate, e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo. Vi scaccerò dalla mia presenza, come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Èfraim. (Ger 7,1-15).
La falsità della vita attesterà sempre la falsità del culto. Un culto falso dichiara falsa tutta la nostra vita. Il culto a questo serve: condurre un uomo nella sua perfetta verità. Messaggeri della purissima verità di Dio, dalla quale è la verità dell’uomo, sono i profeti. Cristo non solo è il Messaggero della divina verità. È Lui stesso la verità. Oggi i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani gli chiedono con quale autorità Lui si presenta dinanzi al popolo dei Giudei come restauratore della verità di Dio e dell’uomo. In questo preciso momento storico non può proclamare ancora la sua vera essenza. Non può neanche negarla o dire una falsità sulla sua persona. Lo Spirito Santo, che è perennemente sopra di Lui, lo illumina perché non sia data alcuna risposta.
Andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Diciamo dunque: “Dagli uomini”?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
La saggezza divina sempre deve venire incontro agli uomini di Dio. Essa è infinitamente superiore ad ogni saggezza e scaltrezza, astuzia e furbizia umana. Illuminato dallo Spirito del Signore Gesù pone una domanda. I suoi interlocutori sono nel panico. Non possono dargli alcuna risposta. Ogni parola da loro proferita li avrebbe messi in grave difficoltà. Così dicono a Gesù di non essere capaci di dare una risposta. Loro si pongono in una fortissima contraddizione. Dicono di non sapere se Giovanni veniva da Dio o da se stesso, se dal cielo e dagli uomini. Una persona dal sano discernimento, non può avere una valutazione di ignoranza e di scienza allo stesso tempo. Se non lo sanno per rapporto a Giovanni, neanche per rapporto a Cristo Gesù dovrebbero saperlo. Attestano di essere incapaci di discernere e poi uccidono Gesù per discernimento. La stoltezza oltre ogni misura è vera cattiveria e malvagità.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci saggi per il nostro Dio.