Hanno reso vano il disegno di Dio su di loro
Is 54,1-10; Sal 29,2.4-6.11-12; Lc 7,24-30
15 DICEMBRE
Dio non manda vanamente i suoi profeti e messaggeri nel mondo. Li invia per chiamare ogni uomo a conversione, a penitenza, perché invitino ogni uomo ad accogliere la sua volontà per entrare nel mistero della sua salvezza. Farisei e dottori della Legge non cercano la verità che Giovanni annunzia. Lo vedono come un pericolo per la loro religione. Invitando alla conversione è una chiara attestazione della falsità morale, dottrina nella quale versa il popolo del Signore. Essi di tutto si occupano e si preoccupano, tranne che di portare il popolo a Dio e Dio al popolo. Vivono in una religione artificiale, di plastica, nella quale non c’è spazio né per il Signore, né per chi lo cerca, né per chi è mandato da Dio per il dono della sua verità e della sua Parola.
Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando (Gv 19,28).
Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco (Mt 3,5-10).
Giovanni non si lascia ingannare dalle apparenze e smaschera l’ipocrisia di scribi e farisei. Essi non cercano Dio. Hanno solo un desiderio nel cuore: conservare illibata e intatta la loro gloria in mezzo al popolo di Dio, la loro autorità, il loro prestigio. Se per conservare tutto questo è necessario sottomettersi ad un rito esteriore, nulla lo vieta loro. Ma questa è ipocrisia, inganno, menzogna. È vero uso del profeta a fini peccaminosi. È vero raggiro giocato ai danni del popolo del Signore. Giovanni non si presta ad una tale strumentalizzazione di peccato e denuncia pubblicamente la loro falsità, apostrofandoli “razza di vipere”. Sono serpenti velenosi che sanno ben camuffarsi, nascondersi, imboscarsi anche in cose santissime, rimanendo di pietra.
Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via. Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Tutto il popolo che lo ascoltava, e anche i pubblicani, ricevendo il battesimo di Giovanni, hanno riconosciuto che Dio è giusto. Ma i farisei e i dottori della Legge, non facendosi battezzare da lui, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro.
Per Gesù Giovanni il Battista è vera luce che porta a Lui, nel quale si compie il vero mistero della salvezza. Avendo farisei e dottori della Legge rifiutato il battesimo di Giovanni, hanno reso vano il disegno di Dio su di loro. Ognuno dinanzi al profeta del Dio vivente deve assumersi la sua personale responsabilità di risurrezione o di perdizione, di vita o di morte, di luce o di tenebra. Chi accoglie il profeta si salva.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci sempre dalla Parola viva.