Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti
1 OTTOBRE (Lc 10,17-24)
I discepoli di Gesù sono persone semplici, piccole, maturate dalla dura vita a cui ogni giorno si aggiogavano. Non vivevano di vita artefatta, complessa, immaginata, pensata, elaborata. Quando un uomo esce dalla semplicità ed entra nell’artificio, è il segno che ha perso ogni contatto con la divina verità da cui lui ha origine. Vuole farsi origine di se stesso. È il peccato che è iniziato nel giardino dell’Eden e che oggi sembra essere giunto al suo apogeo, dal momento che l’uomo ha deciso di essere origine anche del suo corpo, della sua fisicità, della sua natura. Vuole crearsela a suo gusto e piacimento, anche rovinandola, deformandola, facendone un mostro umano.
L’uomo ignora, anzi si rifiuta di aprire gli occhi e di vedere il risultato di tutti coloro che hanno deciso di farsi da se stessi. Satana da luce splendente volle farsi Dio, dichiararsi uguale a Lui, sottrarsi ad ogni obbedienza e adorazione verso il Dio Creatore, divenne tenebra fitta, oscurità infernale. La sua tenebra è tanto potente da trasformare in buio eterno anche le fiamme dell’inferno. Ma anche l’uomo che ha voluto farsi come Dio, da autore e origine di vita si è trasformato in un creatore di morte. Basta osservare oggi il mondo: l’uomo sa creare altre cose al di fuori della morte di se stesso, della terra e della creazione che il Signore gli aveva messo nelle mani come grande sorgente di vita? Sempre chi vuole farsi da sé porta tenebre, morte, lutto, desolazione.
Chi entra nella semplicità, chi si fa piccolo, chi sa essere umile dinanzi al suo Dio, dal suo Dio nuovamente viene trasformato in un creatore di vita. Questo Gesù vede. I suoi discepoli, piccoli, semplici, umili, sono andati per il mondo e hanno creato vita, luce, pace. Hanno allontanato da molti corpi Satana e la sua potenza di distruzione. È lui il suggeritore di ogni guerra, dissidio, contrapposizione, divisione tra gli uomini. È lui l’artefice che suggerisce ogni morte e ogni svilimento della persona umana. È lui il suggeritore di ogni concupiscenza e ogni superbia. Quanto nessuna potenza filosofica, scientifica, tecnologica è riuscito ad abbattere, lo hanno sconfitto questi uomini semplici, piccoli, senza alcuna artificiosità, pretesa, presunzione, superbia, arroganza.
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».
Gesù non può non lodare, benedire, ringraziare il Padre. Questi ha costituito il Figlio Mediatore di ogni vita. Il Figlio ha comunicato i suoi poteri ai discepoli. Essi hanno abbattuto la potenza di Satana, potenza distruttrice e devastatrice. Il peccato del cristiano oggi è la sua separazione da Cristo e anche la separazione della creazione da Lui. Essi pensano che Satana possa scacciare Satana, il diavolo abbattere il diavolo, lo spirito del male distruggere se stesso. Cristo ha costituito loro vincitori dello spirito infernale. Nessun altro lo potrà sconfiggere, abbattere, allontanare dal cuore e dal corpo degli uomini. Lo potranno fare se crederanno in Cristo, unico Mediatore di vita, e in essi, costituiti da Cristo, mediatori della sua mediazione. Essi sono mediatori di vita in Cristo vita. Se si separano da Cristo, saranno solo costruttori di morte. Gesù non potrà benedire e ringraziare più il Padre. Non operano nella sua mediazione.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci mediatori di vita in Cristo.