GUAI ALLA CITTÀ SANGUINARIA

VENERDÌ 7 AGOSTO (Na 2,1.3; 3,1-3.6-7)

Il nostro Dio è verità complessa, molteplice. Se riduciamo la sua complessità e molteplicità ad una sola affermazione, Lui non è più il vero Dio, si trasforma in un idolo: Il nostro Dio è Uno, Trino, Verbo Incarnato, Crocifisso, Risorto, Asceso al Cielo, Verità, Grazia, Fedeltà, Giustizia, Misericordia, Perdono, Pace, Giudizio, Premio, Condanna, Accoglienza, Allontanamento. Oggi il nostro Dio per molti è solo misericordia, ignorando che la misericordia è nella conversione, nel pentimento, nel ritorno nella Parola, per una piena obbedienza ad essa. Naum ci rivela che Dio è il giusto giudice di ogni azione dell’uomo. Il giudizio nella storia è sempre però in vista del pentimento. Nell’eternità il giudizio è eterno. È di Paradiso o di inferno, di salvezza o di perdizione eterna. Anche questa è verità di Dio: “Un Dio geloso e vendicatore è il Signore, vendicatore è il Signore, pieno di collera. Il Signore si vendica degli avversari e serba rancore verso i nemici. Il Signore è lento all’ira, ma grande nella potenza e nulla lascia impunito. Nell’uragano e nella tempesta è il suo cammino e le nubi sono la polvere dei suoi passi. Minaccia il mare e lo rende asciutto, prosciuga tutti i fiumi. Basan e il Carmelo inaridiscono, anche il fiore del Libano languisce. Davanti a lui tremano i monti, ondeggiano i colli. Si leva la terra davanti a lui, il mondo e tutti i suoi abitanti. Davanti al suo sdegno chi può resistere e affrontare il furore della sua ira? La sua collera si spande come il fuoco e alla sua presenza le rocce si spezzano. Buono è il Signore, un asilo sicuro nel giorno dell’angoscia. Si prende cura di chi si rifugia in lui anche quando l’inondazione avanza. Distrugge chi insorge contro di lui, i suoi nemici insegue nelle tenebre. Che cosa tramate voi contro il Signore? Egli distrugge: non sopravverrà due volte la sciagura, poiché, intrecciati come rovi, avvinazzati come ubriachi, saranno consunti come paglia secca. Da te è uscito colui che trama il male contro il Signore. Così dice il Signore: «Siano pure potenti, siano pure numerosi, saranno falciati e spariranno. Ma se ti ho afflitto, non ti affliggerò più. Ora, infrangerò il suo giogo che ti opprime, spezzerò le tue catene». Contro di te decreta il Signore: «Nessuna discendenza porterà il tuo nome, dal tempio dei tuoi dèi farò sparire le statue scolpite e quelle fuse, preparerò il tuo sepolcro, poiché non vali nulla»” (Na 1,1-14).

Ecco sui monti i passi d’un messaggero che annuncia la pace! Celebra le tue feste, Giuda, sciogli i tuoi voti, poiché il malvagio non passerà più su di te: egli è del tutto annientato. Infatti il Signore restaura il vanto di Giacobbe, rinnova il vanto d’Israele, anche se i briganti li hanno depredati e saccheggiano i loro tralci. Guai alla città sanguinaria, piena di menzogne, colma di rapine, che non cessa di depredare! Sibilo di frusta, fracasso di ruote, scalpitìo di cavalli, cigolìo di carri, cavalieri  incalzanti, lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli di morti, cadaveri senza fine, s’inciampa nei cadaveri. Ti getterò addosso immondizie, ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio. Allora chiunque ti vedrà, fuggirà da te e dirà: “Ninive è distrutta! Chi la compiangerà? Dove cercherò chi la consoli?”.

Dinanzi ad ogni uomo è posto il bene e il male. L’uomo è obbligato a scegliere il bene per avere la vita. Se sceglie il male, sceglie la morte. Oggi è proprio questa verità che viene messa in crisi. Si pensa che il male sia un fatto puramente giuridico senza alcuna conseguenza. Il male annienta, distrugge non solo chi lo fa. I frutti del male si ripercuotono su tutta l’umanità. Nessuno pecca per se stesso. Quando si pecca, è una ferita mortale inferta ad ogni uomo. Oggi si tende a giustificare il male adducendo come motivazione la fragilità della natura umana. Ma per questo il Signore ci ha fatto dono della grazia e del suo Santo Spirito. La grazia eleva e perfeziona la natura. La sana e la guarisce. La fortifica e la rende capace di non più peccare. Ma poi sul male vigila il Signore il quale sempre pone un limite che non potrà essere oltrepassato. Satana non ha potere assoluto. Può fare solo quanto il Signore gli permette che faccia. È verità eterna è immodificabile: nella creazione visibile e invisibile solo il Signore è il Signore. Ogni altro deve obbedire alla sua Signoria. Quando il Signore decide che è giunta la fine per un male concreto, la fine giungerà. Siamo tutti avvisati. La nostra potenza è limitata. Oggi esistiamo, domani saremo nella polvere. Domani non siamo.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che confessiamo tutta la verità del nostro Dio.