Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui
27 SETTEMBRE (Lc 9,7-9)
Elia è stato rapito da Dio su un carro di fuoco. È a causa di questo rapimento che molti pensavano ad un suo ritorno con il suo corpo di carne sulla nostra terra.
Quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. Elia disse a Eliseo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda fino a Betel». Eliseo rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». I figli dei profeti si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Non sai tu che oggi il Signore porterà via il tuo signore al di sopra della tua testa?». Rispose: «Lo so anch’io; tacete!». Elia gli disse: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme. Si fermarono al Giordano. Elia prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà». Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano (2Re 2,1-13).
Chi aveva preannunziato la venuta di Elia sulla nostra terra è stato Malachia.
Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al quale ordinai sull’Oreb precetti e norme per tutto Israele. Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio (Mal 3,19-24).
Sul profeta che sarebbe dovuto venire ecco invece la profezia di Mosè.
Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto. Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia”. Il Signore mi rispose: “Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò (Dt 18,15-22).
Erode è confuso, smarrito a motivo delle voce contrastanti su Gesù. Quando non si annuncia il mistero secondo verità, sempre la confusione attacca il cuore e lo conquista. Oggi il mondo intero è smarrito a causa della confusione che è sulla bocca del cristiano. Costui non sa chi è Cristo Gesù. Lui che fa professione di retta fede, di sana dottrina, di purissima ortodossia, lui che ogni domenica recita il suo credo durante la celebrazione della Santa Messa, ignora la verità del suo Cristo. Non sa qual è la sua verità, in che cosa il suo mistero differisce da ogni altro mistero.
Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
Nessuno giunge alla verità da se stesso. Tutti abbiamo bisogno dell’aiuto di quanti possiedono una fede forte, robusta, vera, autentica, senza alcuna lacuna. Ogni cristiano, poiché dalla sua fede e dalla sua verità dipendono la verità e la fede di tutto il mondo su Gesù Signore, è obbligato a lasciarsi formare, istruire, catechizzare sulla sana dottrina di Gesù Signore. È grave peccato di omissione camminare con una fede incerta, dubbiosa, confusa, raffazzonata, imbrogliata, senza alcun principio certo di verità, senza alcuna conoscenza reale del mistero. Lo scandalo cristiano è oggi il pressapochismo della vede e della verità nel quale si vive. Vi è un apparato religioso super galattico, super gigante, che vive in un corpo di fede lillipuziana.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aiutateci a crescere nella fede.