DUE TERZI DEL TUO SPIRITO SIANO IN ME

MERCOLEDÌ 17 GIUGNO (2Re 2,1.6-14)

Per comando del Signore, Aronne trasmette al figlio Eleazaro i paramenti sacri: “Tutta la comunità degli Israeliti levò l’accampamento da Kades e arrivò al monte Or. Il Signore disse a Mosè e ad Aronne al monte Or, sui confini del territorio di Edom: «Aronne sta per essere riunito ai suoi padri e non entrerà nella terra che ho dato agli Israeliti, perché siete stati ribelli al mio ordine alle acque di Merìba. Prendi Aronne e suo figlio Eleàzaro e falli salire sul monte Or. Spoglia Aronne delle sue vesti e rivestine suo figlio Eleàzaro. Là Aronne sarà riunito ai suoi padri e morirà». Mosè fece come il Signore aveva ordinato ed essi salirono sul monte Or, sotto gli occhi di tutta la comunità. Mosè spogliò Aronne delle sue vesti e ne rivestì Eleàzaro suo figlio. Là Aronne morì, sulla cima del monte. Poi Mosè ed Eleàzaro scesero dal monte. Tutta la comunità vide che Aronne era spirato e tutta la casa d’Israele lo pianse per trenta giorni” (Num 20,22-29). Anche in Mosè vi è una qualche successione, sempre per comando del Signore: “Mosè disse al Signore: «Il Signore, il Dio della vita di ogni essere vivente, metta a capo di questa comunità un uomo che li preceda nell’uscire e nel tornare, li faccia uscire e li faccia tornare, perché la comunità del Signore non sia un gregge senza pastore». Il Signore disse a Mosè: «Prenditi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; porrai la mano su di lui, lo farai comparire davanti al sacerdote Eleàzaro e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini sotto i loro occhi e porrai su di lui una parte della tua autorità, perché tutta la comunità degli Israeliti gli obbedisca.

Egli si presenterà davanti al sacerdote Eleàzaro, che consulterà per lui il giudizio degli urìm davanti al Signore; egli e tutti gli Israeliti con lui e tutta la comunità usciranno all’ordine di Eleàzaro ed entreranno all’ordine suo». Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleàzaro e davanti a tutta la comunità; pose su di lui le mani e gli diede i suoi ordini, come il Signore aveva detto per mezzo di Mosè” (Num 27,15-23). Nell’Antico Israele per nascita sono re e sacerdoti. I profeti invece sono per chiamata diretta del Signore. È stato il Signore a chiamare Eliseo al ministero profetico per mezzo di Elia. Dovrà essere il Signore a posare il suo Spirito sopra di Lui. Non esiste alcun rituale di consacrazione profetica. Il profeta viene direttamente dal Signore.

In quei giorni, quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. [Giunti a Gerico,] Elia disse ad Eliseo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme. Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elia prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. Appena furono passati, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà». Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. Prese il mantello, che era caduto a Elia, e percosse le acque, dicendo: «Dov’è il Signore, Dio di Elia?». Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Eliseo le attraversò.

Eliseo sa che mai potrà essere profeta del Signore in mezzo al suo popolo senza lo Spirito di Dio che governa di lui cuore, mente, volontà, desideri, pensieri, parola. Chiede a Elia che gli lasci due terzi del suo Spirito, cioè che sia lui il suo erede. Non solo vuole essere il suo erede, ma anche essere forte come Elia è forte. Per questo lo Spirito di Elia dovrà posarsi su di Lui. Con Cristo Gesù questo avviene in modo ammirabile. Il suo Santo Spirito da Lui è alitato sui suoi apostoli e mandati nel mondo a compiere la sua missione. Nella Chiesa è sempre lo Spirito di Cristo che si dona.

Madre di Dio, Angeli, Santi, colmateci di grande fede nello Spirito del Signore.