DI ME SARETE TESTIMONI A GERUSALEMME

DOMENICA – ASCENSIONE – 24 MAGGIO (At 1,1-11)

Vi dovrà essere divina differenza tra la testimonianza che gli uomini rendono agli uomini e la testimonianza che i discepoli di Cristo devono rendere agli uomini su Cristo Gesù. Gli uomini rendono testimonianza secondo i loro occhi e i loro orecchi, che vedono solo il visibile e ascoltano solo ciò che è udibile. La loro testimonianza riguarda solo le apparenze. La testimonianza degli apostoli e di ogni altro discepolo di Gesù verte invece sul mistero pieno di Gesù Signore: mistero visibile e invisibile, mistero udibile e non udibile con gli occhi e gli orecchi di carne. Essi devono rendere testimonianza dagli occhi e dagli orecchi dello Spirito Santo. Ecco una prima testimonianza su Gesù: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (Cfr. Gv 1,1-18). Questa testimonianza non può venire dalla carne. Essa è solo frutto dello Spirito Santo. Sono tutti in grande errore quanti vogliono separare il Cristo della storia dal Cristo della fede. Il Cristo dello Spirito Santo è insieme il Cristo della storia e della fede. È lo Spirito che rivela oggi e sempre, la verità del Cristo di Dio che è insieme storia e trascendenza, immanenza e soprannaturalità. Gesù è il Verbo incarnato.

Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra». Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

Ecco una seconda testimonianza dell’Apostolo Giovanni: “Io, Giovanni, Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa». Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. I piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza. Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi” (Cfr. Ap 1,1-20). Questa testimonianza solo per visione si può rendere. Apostolo e Spirito Santo sono una cosa sola. Senza lo Spirito del Signore ogni testimonianza su Cristo è solo dall’apparenza.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che rendiamo testimonianza a Gesù dallo Spirito.