DESIGNATO A RIMPROVERARE I TEMPI FUTURI
GIOVEDÌ 18 GIUGNO (Sir 48,1-14)
Il profeta Malachia annunzia al suo popolo che un giorno Dio manderà nuovamente Elia sulla terra per compiere una grande opera di conversione. Lo manderà prima che venga il grande giorno del Signore: “Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla. Calpesterete i malvagi ridotti in cenere sotto le piante dei vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti. Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al quale ordinai sull’Oreb precetti e norme per tutto Israele. Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio” (Mal 3,19-24). L’Autore del Libro del Siracide accoglie questa profezia e le dona conferma. Presa alla lettera tutti pensavano ad un ritorno di Elia sulla terra in carne ed ossa. Lo Spirito Santo, per mezzo dell’Angelo Gabriele ci rivela che non verrà Elia nella sua persona. Verrà invece con la potenza e la forza del suo Spirito. Lo Spirito di Elia è lo Spirito Santo che si poserà su Giovanni il Battista fin dal grembo della madre: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto»” (Lc 1.13-17). Non è Elia che viene, ma lo Spirito di Dio. Non è lo Spirito di Elia, ma lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo viene con tutta la potenza e la forza con le quali si è posato su Elia.
Sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, per la parola dell’Altissimo; tu hai fatto precipitare re nella perdizione e uomini gloriosi dal loro letto e hai annientato il loro potere. Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull’Oreb sentenze di condanna. Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore, perché è certo che anche noi vivremo ma dopo la morte la nostra fama non perdurerà. Appena Elia fu avvolto dal turbine, Eliseo fu ripieno del suo spirito; nei suoi giorni non tremò davanti a nessun principe e nessuno riuscì a dominarlo. Nulla fu troppo grande per lui, e nel sepolcro il suo corpo profetizzò. Nella sua vita compì prodigi, e dopo la morte meravigliose furono le sue opere.
Anche Zaccaria nel suo canto di benedizione innalzato al Dio dei suoi Padri, Abramo, Isacco e Giacobbe, profetizza che il bambino andrà incontro al Signore a preparargli la strada: “E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace” (Lc 1,76-79). Dalla storia sappiamo che non solo Giovanni ha preparato la strada al Signore, lo ha anche indicato come l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Anche Gesù dona pienezza di verità alla voce dell’Angelo Gabriele, attestando che è Giovanni l’Elia che deve venire. Lo Spirito che dona la profezia deve essere lo stesso Spirito che la interpreta. Nessuna profezia va soggetta a interpretazione privata.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che il cristiano sia illuminato dallo Spirito Santo.