Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?
24 AGOSTO (Gv 1,45-51)
Natanaele è uno studioso della Scrittura Santa e di conseguenza sa che la profezia di Michea annunzia che il Messia del Signore sarebbe nato in Betlemme. La profezia è Parola di Dio ed essa si compie sempre. A volte passano anche secoli, ma sappiamo che il Signore vigila su ogni Parola da Lui proferita perché giunga a compimento.
E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui fino a quando partorirà colei che deve partorire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele. Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra. Egli stesso sarà la pace! (Mi 5,1-4).
Essendo però vero conoscitore della Scrittura, sa che il Signore può suscitare profeti in ogni famiglia, ogni paese, ogni città. Per benedire e per non maledire il suo popolo, per annunziare a Giacobbe qual era il suo futuro, ha reso profeta anche un pagano.
«Oracolo di Balaam, figlio di Beor, oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante, oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell’Altissimo, di chi vede la visione dell’Onnipotente, cade e gli è tolto il velo dagli occhi. Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele, spacca le tempie di Moab e il cranio di tutti i figli di Set; Edom diverrà sua conquista e diverrà sua conquista Seir, suo nemico, mentre Israele compirà prodezze. Uno di Giacobbe dominerà e farà perire gli scampati dalla città» (Num 24,15-19).
Sapendo tutto questo, pur affermando la verità della Scrittura che da Nazaret non uscirà mai alcun Messia, non si oppone a che possa incontrarsi con Gesù Signore. In fondo Lui è un cercatore di Dio. Dio non lo si trova solo nella Scrittura. Anche nella storia Lui si lascia trovare. Forse Filippo ha esagerato in qualche cosa, ma di sicuro qualcosa di vero vi è in quello che sta dicendo. Quando Gesù dirà di lui: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”, proprio questa verità voleva affermare. Natanaele sa che la Scrittura narra tutte le opere compiute da Dio e dagli uomini di Dio nella storia, ma la storia non è quella di ieri, anche oggi è storia e anche oggi il Signore può compiere le sue stupende opere. Vero cercatore di Dio, Natanaele?
Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaele gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Gesù dice a Natanaele che la storia gli rivelerà cose mai lette nella Scrittura sul Messia del Signore. Così non solo approva il metodo di Natanaele, il solo vero per aprirsi alle grandi manifestazioni del Signore nella vita degli uomini. Il suo principio ermeneutico vale anche per noi. Quanto il Signore ha fatto ieri, non ha esaurito le opere della sua salvezza. Dio non si è chiuso nel suo cielo, lasciando agli uomini la sua Parola. Dio è oggi e sempre il Signore Onnipotente, Cristo è Colui che ha in mano i sigilli del Libro della Storia. Lo Spirito Santo guida la Chiesa di verità in verità, illuminandola sulle grandi opere che il Padre compie per mezzo del suo Cristo. Chi esclude la storia come il vero teatro della più pura manifestazione del Signore, possiede solo un Libro che mai potrà creare salvezza, perché il Dio che è nella Scrittura e nella Chiesa è anche il Dio che è fuori della Scrittura e della Chiesa. Paolo non incontrò Dio nella Scrittura e neanche nella Chiesa, ma sulla via di Damasco, nella sua storia personale.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la purissima verità di Dio.