Costui non scaccia i demòni se non per mezzo di Beelzebùl
Dio, purissima verità eterna, è la fonte, la sorgente di ogni verità. Chi vuole conoscere la verità, sempre deve attingerla nel Signore, sempre si deve recare alla sua sorgente. Anche Cristo Gesù, vero Dio e vero uomo, è purissima verità divina, umana, eterna, incarnata. Essendo Cristo verità dalla verità del Padre per generazione eterna, mai si potrà conoscere Lui se non si conosce il Padre. Ma Lui ci è stato dato nella carne, perché conoscendo Lui, giungiamo alla purissima conoscenza della verità della Padre. Dalla verità del Padre si conosce Cristo Gesù. Conosciuto Cristo Gesù, dalla conoscenza della sua verità si giunge alla più alta e sublime conoscenza della verità del Padre. I farisei non conoscono il Padre, la verità di Dio non è in essi. Il frutto di questa non conosce del Padre e la non conoscenza di nessun’altra realtà creata. Non conosco Satana, non conoscono Cristo, non conoscono la misericordia, non sanno cosa è il perdono, ignorano l’amore di Dio e la sua pietà. Eppure tutte queste cose dovrebbero conoscerle. Non le conoscono perché il peccato oscura l’intelligenza e chiude la mente alla luce, alla verità, alla sapienza. Il peccato è il creatore di ogni stoltezza, insipienza, tenebra dell’anima e dello spirito. Esso oscura nel cuore ogni luce naturale e soprannaturale.
Non conoscendo Dio, i farisei non conoscono neanche Satana. Non conoscono neppure se stessi. Infatti non sanno che essi sono la bocca di Satana in mezzo al mondo. Sono anche suo cuore, suoi occhi, sua mente, sua intelligenza depravata. Se conoscessero Dio, si conoscerebbero. Non conoscono Dio, non si conoscono. Questa verità deve essere applicata ad ogni uomo. Chi non conosce il vero Dio, non si conosce e nulla conosce. Non conosce Cristo, non conosce la Chiesa, non conosce la verità dell’uomo. Più si oscura in noi la conoscenza di Dio e più si oscura la conoscenza di ogni altro essere creato. Oggi l’uomo è un abisso di non conoscenza. Anche la conoscenza scientifica è non conoscenza, perché essa non possiede la conoscenza di ciò che può essere fatto e di ciò che invece non può essere fatto. Questo principio vale per ogni ramo della scienza: antropologia, psicologia, fisica, medicina, genetica, astronomia, astrofisica e quant’altro. La negazione di Dio è negazione generale, universale di ogni verità. È il deserto della vera conoscenza. Siamo tutti soffocati dalla non verità, proclamata e osannata come purissima verità. O si riporta Dio come unico e solo fondamento della verità, oppure saremo tutti asfissiati dalla fine sabbia della falsità.
In quel tempo fu portato a Gesù un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. Tutta la folla era sbalordita e diceva: «Che non sia costui il figlio di Davide?». Ma i farisei, udendo questo, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni». Egli però, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso in se stesso cade in rovina e nessuna città o famiglia divisa in se stessa potrà restare in piedi. Ora, se Satana scaccia Satana, è diviso in se stesso; come dunque il suo regno potrà restare in piedi? E se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Ma, se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Come può uno entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega? Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde. Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata. A chi parlerà contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro (Mt 12,22-32).
La risposta di Gesù ai farisei sul peccato contro lo Spirito Santo che non sarà mai perdonato né in vita e né in morte, attesta e rivela una verità che va seriamente meditata. Se questo peccato non è perdonabile, esso rivela la nostra altissima responsabilità. Esso manifesta anche il nostro percorso spirituale. Siamo partiti dalla trasgressione dei Comandamenti e siamo giusti al soffocamento della verità nell’ingiustizia. Dal soffocamento della verità nell’ingiustizia siamo pervenuti alla calunnia infamante contro la verità storica di Dio. Gesù scaccia i demòni. È questa una verità storica. Donde nasce la calunnia infamante dei farisei contro Cristo? Dal loro cuore altamente corrotto, nel quale non c’è più spazio per nessuna verità, anzi c’è solo spazio per la falsificazione anche della verità storica e la volontà di volerla distruggere. La loro responsabilità attuale è frutto di mille altre responsabilità precedentemente violate, omesse, trasgredite. Poiché quando si era nella capacità di vincere la tentazione per non cadere nel peccato, ci si è lasciati andare, tutte le conseguenze posteriori sono un suo frutto. Anche il peccato contro lo Spirito Santo è un suo frutto. Per questo siamo senza alcuna colpa. Agli inizi potevamo. Non abbiamo voluto. Siamo divenuti rei di morte eterna. Questa verità si applica per ogni fautore del male. Quando il male diviene la nostra stessa vita, nessuno potrà trovare una valida giustificazione dinanzi al Signore. Un tempo potevamo uscire dal male, potevamo non entrare in esso. Non abbiamo voluto. È la volontà iniziale che ci rende responsabili anche del peccato contro lo Spirito Santo, che è l’ultimo stadio, oltre il quale vi è solo la dannazione. Si deve prestare attenzione al primo peccato. Commesso il primo, siamo avviati verso l’inferno.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, non permettere che cadiamo in peccato.