Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!
4 GIUGNO (Mc 12,1-12)
Tra Dio e il suo popolo vi è stato un rapporto sempre tormentato, difficile, quasi impossibile. Dio ha piantato la sua vigna. Questa però non gli dona alcun frutto di verità, giustizia, obbedienza, ascolto della sua voce. È una vigna sorda al suo amore.
Tu sei troppo giusto, Signore, perché io possa contendere con te, ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia. Perché la via degli empi prospera? Perché tutti i traditori sono tranquilli? Tu li hai piantati ed essi mettono radici, crescono e producono frutto; sei vicino alla loro bocca, ma lontano dal loro intimo. Ma tu, Signore, mi conosci e mi vedi, tu provi che il mio cuore è con te. Fino a quando sarà in lutto la terra e seccherà tutta l’erba dei campi? Le bestie e gli uccelli periscono per la malvagità dei suoi abitanti che dicono: «Dio non vede la nostra fine». «Se, correndo con i pedoni, ti stanchi, come potrai gareggiare con i cavalli? Se ti senti al sicuro solo in una regione pacifica, che cosa farai nella boscaglia del Giordano? Persino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre, persino loro sono sleali con te; anch’essi ti gridano dietro a piena voce; non fidarti di loro quando ti dicono buone parole». «Ho abbandonato la mia casa, ho ripudiato la mia eredità, ho consegnato ciò che ho di più caro nelle mani dei suoi nemici. La mia eredità è divenuta per me come un leone nella foresta; ha levato la voce contro di me, perciò la detesto. La mia eredità è forse per me come un uccello variopinto, assalito da ogni parte da uccelli rapaci? Venite, radunatevi, voi tutte bestie selvatiche, venite a divorare. Molti pastori hanno devastato la mia vigna, hanno calpestato il mio campo. Hanno fatto del mio campo prediletto un deserto desolato, lo hanno ridotto a una landa deserta, in uno stato deplorevole; sta desolato dinanzi a me. È devastata tutta la terra e nessuno se ne dà pensiero». Su tutte le alture del deserto giungono devastatori, perché il Signore ha una spada che divora da un estremo all’altro della terra; non c’è scampo per nessuno. Hanno seminato grano e mietuto spine, si sono affaticati senza alcun profitto; restano confusi per il loro raccolto a causa dell’ira ardente del Signore. (Ger 12,1-13).
Viene Gesù e con una sua stupenda parabola ci rivela tutta la storia passata, presente e futura della vigna di Dio. Per il passato Dio ha custodito e vigilato sulla sua vigna per mezzo dei profeti. Costoro non solo non furono ascoltati. Chi fu bastonato, chi insultato, chi disprezzato, chi ucciso, chi deriso. Nel presente Dio ha deciso di mandare il suo unico Figlio, il suo Erede. Lo manda perché chieda ai vignaioli, cioè ai sommi sacerdoti, agli scribi e ai farisei, che gli diano il culto dell’obbedienza ad ogni sua parola e la sua parola oggi è quella di Cristo Gesù, del suo Messia, del suo Amato. I vignaioli per non dare i frutti al Signore decidono di uccidere l’Erede per avere così in eredità per sempre la vigna, senza più alcun obbligo di giustizia, fedeltà, obbedienza alla voce del loro Dio.
Si mise a parlare loro con parabole: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi?». E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
Il futuro della vigna non sarà quello sperato dai vignaioli omicidi. Questa sarà tolta loro e data ad un popolo che la faccia fruttificare. Divina verità: il giudizio di Dio sulla storia non è alla fine del mondo. Esso viene operato ogni giorno, oggi, domani, sempre.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la verità sul giudizio.