Commette adulterio verso di lei 

Sir 6,5-17; Sal 118; Mc 10,1-12
1 MARZO

Per Gesù l’unione sponsale tra un uomo e una donna, la sola unione sponsale possibile, è quella stabilita all’origine della creazione dal Padre suo. Essa è ben definita sia nel primo racconto della creazione che nel secondo. Una volta che la sola carne è stata creata, essa rimane sola carne per sempre, fino alla morte. Il Padre suo non conosce altre modalità, altre forme, altre possibilità. Non concede regole né privilegi. Non vi è nessun motivo umano perché possa essere distrutta dagli uomini. Neanche Lui ha potere sulla creazione del Padre suo. La sua Legge è eterna e immodificabile. Se Gesù non ha potere sulla Legge del Padre, neanche la Chiesa ha potere sulla Legge di Dio. Chi si pone sopra la Legge del Signore, si assumerà la sua responsabilità oggi e nel giorno del giudizio di tutto il male da lui prodotto.
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra» (Gen 1,26-28).
E il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne (Gen 2,15-24).
La frattura nella sola carne è sempre opera del peccato dell’uomo. Quando l’uomo non riconosce più la donna come sua carne? Dopo il primo peccato. La donna, da carne dalla sua carne, da osso dalle sue ossa, è divenuta la donna che Dio ha posto accanto.
Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato» (Gen 3,8-12).
Gesù non consente che equivoci sorgano. Chi ripudia e si risposa commette adulterio verso la donna. Se la donna ripudiata si sposa, anche lei commette adulterio.
Partito di là, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Oggi più che mai il cristiano deve prendere coscienza che la Legge divina è eterna.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci di fede convinta nella verità della Legge del Signore.