Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito

VENERDÌ 3 GENNAIO (Gv 1,29-34)

Sia le cose naturali che quelle soprannaturali si possono conoscere nella loro verità più vera, quella verità posta in esse dal Signore, solo per rivelazione. Poiché tutto è stato creato da Dio, tutto da Dio dovrà essere rivelato nella sua intima e nascosta verità. Insegna il Libro della Sapienza: “Egli stesso mi ha concesso la conoscenza autentica delle cose, per comprendere la struttura del mondo e la forza dei suoi elementi, il principio, la fine e il mezzo dei tempi, l’alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni, i cicli dell’anno e la posizione degli astri, la natura degli animali e l’istinto delle bestie selvatiche, la forza dei venti e i ragionamenti degli uomini, la varietà delle piante e le proprietà delle radici. Ho conosciuto tutte le cose nascoste e quelle manifeste, perché mi ha istruito la sapienza, artefice di tutte le cose. In lei c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili”. Questa verità va scritta nel cuore. La verità è l’essere stesso delle cose e degli uomini. La verità è Dio nella sua eternità. È anche tutto l’universo nella sua creazione. Verità ed essere coincidono. L’uomo però può portare il suo essere, per volontà, dalla verità nella falsità. Quando questo avviene, l’essere è nella sofferenza, nella morte. Esso è essere dalla verità per la verità.

Il testo sacro così continua: “La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti. Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza” (Sap 7,17-30). Quando un uomo si separa dalla sorgente eterna della verità, si separa anche dalla conoscenza della verità, che sempre dovrà essere donata dal Creatore.

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

Gesù è la verità eterna che si è fatto verità creata. Perfettissimo nella sua verità eterna, perfettissimo nella sua verità creata, per opera dello Spirito Santo. In Lui verità increata e verità creata sono una cosa sola nella sua persona divina eterna. Come Giovanni potrà conoscere questa duplice verità di Cristo Gesù? Solo per rivelazione. Il Padre gli rivela chi è il suo Messia, il suo Cristo, la verità e la grazia che vengono nel mondo, prima annunziando l’evento e poi facendogli vedere lo Spirito Santo che discende dal cielo e rimane su di Lui, su Cristo Signore. Gesù riceve lo Spirito. Per questo battezza nello Spirito Santo. Lo riceve senza misura e lo dona senza misura. Non c’è conoscenza della verità se non per rivelazione, manifestazione, ispirazione, per dono dello Spirito Santo, per illuminazione. La conoscenza che Giovanni ha di Gesù è vera perché non è fondata sulle capacità umane di un uomo, ma sulla manifestazione e rivelazione del Signore Dio. Il Padre è il garante della verità del Figlio suo. Tutto il Vangelo secondo Giovanni è questa garanzia da parte del Padre. Il Padre si serve di testimoni umani, ma è Lui il Testimone celeste ed eterno che garantisce per la verità.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano sia vero testimone di Cristo Gesù.