Chiudete il regno dei cieli davanti alla gente
Nella crisi attuale della coscienza cristiana, non più formata sulla verità rivelata di Dio, sul Santo Vangelo di Cristo Gesù, letto a noi dallo Spirito Santo e da Lui spiegato e interpretato, si corre il rischio che avvenga anche per noi quanto Gesù dice che avveniva per mezzo degli scribi e dei farisei: “Chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate che entrino quelli che vogliono entrare”. Non credo vi sia peccato più grande di questo. Impedire che una persona possa entrare nel regno di Dio, perché noi abbiamo chiuso le porte di accesso, è il peccato satanico per eccellenza. L’uomo diviene un Satana vivente, di carne e di ossa, vestito però da ministro della Parola, amministratore della grazia, discepolo di Cristo Gesù. Le apparenze sono da persone di Dio, la sostanza invece fa essere del principe del mondo. Nessun discepolo di Gesù dovrà mai spingersi così in avanti nel male, oltrepassando di gran lunga i suoi limiti. Purtroppo questo accade più di quanto non si pensi. I nostri tempi sono segnati dal superamento di questo limite mai valicabile, altrimenti non c’è ritorno indietro. È giusto allora chiederci: come si giunge ad un limite così estremo nel male? Vi è una sola risposta: con il nostro radicamento nella trasgressione dei Comandamenti, nella perpetua trasgressione della legge del Signore, con il nostro elevare la menzogna e la falsità a natura del nostro spirito e del nostro cuore. Divenuti di natura maligna, naturalmente si è a servizio del principe delle tenere e delle sue astuzie perché a tutti sia chiuso l’accesso al regno di Dio. Per invertire marcia, occorrerebbe cambiare natura. Ma ormai è impossibile. Superati i limiti del male, non c’è possibilità di ritorno. Si è nel peccato contro lo Spirito Santo. Ognuno pertanto è avvisato. Se non vuole essere un dannato da vivo e un Satana vivente, deve porre ogni attenzione perché rimanga saldamente ancorato alla Legge del Signore. È il Vangelo che apre le porte del regno per noi e attraverso noi le apre per il mondo intero.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità (Mt 23,13-28).
Come noi oggi abbiamo chiuso le porte del regno? Insegnando, contro ogni verità rivelata sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, che alla sera della vita tutti saremo accolti in Paradiso. Dicendo che l’inferno è vuoto. Predicando una misericordia di Dio inventata dall’uomo. Come ancora le abbiamo chiuse? Separando Il Padre da Cristo Gesù, Cristo Gesù dalla Chiesa, la Chiesa dalla Scrittura, la Scrittura dallo Spirito Santo, lo Spirito Santo da Cristo e da Dio. La tela di Satana è stata armata in modo invisibile e tutti stiamo divenendo sue prede. Sempre quando si opera una qualsiasi frattura nell’unità di Dio e della Chiesa, si chiudono le porte del regno. Come ancora le abbiamo chiuse? Separando il presbitero dal fedele laico e il fedele laico dal presbitero, avendo fatto del presbitero un puro funzionario amministrativo nella Chiesa. Scindendo la grazia dalla verità e la verità dalla grazia. Distaccando la morale dalla Parola di Dio e di Cristo Gesù, legandola invece ad un pensiero personale su Dio, senza alcun riscontro oggettivo o di testimonianza. Ognuno si pensa Dio come vuole e si lascia da lui dettare nel cuore i principi morali da lui desiderati. Infine come ancora abbiamo chiuso le porte del regno? Dichiarando inutile la missione evangelizzatrice, dal momento che tutte le religioni sono vie di salvezza. Con quest’ultima affermazione, radicalizzata fino a mettere il Dio Crocifisso sullo stesso piano di ogni altro filosofo o pensatore di cose sacre, si è raggiunto il sommo della devastazione morale e spirituale. In fondo all’uomo oggi è stato detto, si sta dicendo: pensa ciò che vuoi, agisci come vuoi, abbraccia la religione che vuoi, nella religione vivi come vuoi, alla fine il frutto sarà uguale per tutti. Tutti saremo accolti nella beatitudine di un Dio che non è Cristo, non è il Padre, non è lo Spirito Santo da noi rinnegati e neanche la Madre del Signore.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che per noi le porte del regno siano aperte per tutti sempre.