Chiesa e non Chiesa: l’esorcismo
Le risposte alle domande sono a cura del teologo Mons. Costantino Di Bruno, Assistente Centrale del Movimento Apostolico.
D. Cos’è l’esorcismo che si fa nel rito del battesimo?
R. Nel rito del battesimo l’esorcismo che si fa è molto semplice. Noi chiediamo al Signore di liberare quell’uomo che è nato nel peccato originale, perché l’uomo nasce nel peccato originale, così veniamo concepiti. Attraverso la potenza dello Spirito Santo si trasferisce quell’uomo dal regno del peccato al regno di grazia di Cristo Gesù. Non è un esorcismo nel senso che è una liberazione vera e propria dal diavolo, perché il bambino non è in possesso del diavolo però, è in possesso dalle conseguenze del peccato e bisogna liberarlo. Subito dopo viene unto con l’olio dei catecumeni che è olio di fortezza per il combattimento, perché lui deve divenire un soldato, un combattente, uno che deve lottare il regno delle tenebre per la diffusione del regno della luce. In fondo voi siete dei soldati. Noi diciamo quella frase sul Movimento Apostolico: “Voi siete i soldati di Cristo che regna”, siete soldati che dovete combattere il regno del male perché il regno del bene si diffonda. Noi dobbiamo diffondere il regno di Cristo sulla nostra terra. Agli inizi si diceva: “Cristo regna in Movimento Apostolico”, cioè Cristo regna se noi diventiamo Movimento Apostolico, se noi viviamo quello che siamo chiamati a vivere, questa diffusione della parola attraverso la quale viene sconfitto il regno delle tenebre. Solo il vangelo può sconfiggere il regno delle tenebre. Nel battesimo avviene questa stupenda transizione, noi prendiamo un bambino dal regno delle tenebre e lo trasferiamo nel regno della luce, lo strappiamo a satana e lo consegniamo a Cristo, in modo che esso sia suo per sempre. La Vergine Maria mai è appartenuta a satana, perché ella fu concepita senza macchia di peccato originale, per cui ella fu sempre piena di grazia.
D. Perché satana vuole allontanare l’uomo dalla volontà di Dio? Perché quando interviene Gesù Cristo Satana obbedisce?
R. Il libro della sapienza ci rivela che Satana è superbo ed è invidioso. L’invidia è un vizio capitale e ci porta a non volere il bene dell’altro. Satana ha perso il paradiso, ha perso l’eternità beata e vuole che anche tu la perda. Cerca di farti perdere la vita eterna con la falsità, sganciandoti dalla tua verità. L’uomo è da Dio per creazione e per volontà perenne di Dio oggi, domani, sempre. Se io non resto nella verità, divento falso. Satana ti tenta perché tu entri in questa falsità, della tua verità. Satana ad Eva disse che sarebbe divenuta come Dio e avrebbe abolito la sua condizione di creatura dipendente da Dio. Oggi la moderna società si fonda su questa abolizione di dipendenza da Dio: aborto, eutanasia, omosessualità, divorzio, unioni di fatto, e tante altre questioni, hanno in comune un solo principio: tu vuoi essere come Dio. Sei tu che stabilisci ciò che è bene e ciò che è male, sei tu il tuo Dio: “Non voglio avere altro Dio all’infuori di me”. Questa è la tentazione di Satana, togliere la tua verità eterna perché tu sei sempre da Dio, non c’è un momento in cui tu possa dire io non sono da Dio. Dio deve guidare tutti i tuoi atti, tutte le tue decisioni, tutti i tuoi sentimenti, ogni tua volontà. Cristo è Signore di Satana, è il suo Dio, e Satana deve obbedienza a Dio, non può fare quello che vuole. Satana non ha un potere assoluto, ha un potere limitato, ha un potere sotto il governo del Signore. Questa verità la troviamo nel libro di Giobbe, quando Satana mette alla prova Dio sulla fedeltà di Giobbe. Il Signore permette che Satana possa togliere tutto a Giobbe, e in un giorno Giobbe perse tutto. Poi il Signore permise ancora che Giobbe fosse provato ma disse a Satana di risparmiargli la vita. Poi, superata la prova, Giobbe fu ristabilito. Il diavolo non ha un potere assoluto e deve sempre obbedienza a Dio, al suo Signore. Cristo Gesù è Signore di Satana, essendo Dio avendo il potere di Dio e Satana non può fare quello che vuole. Se Cristo gli dice di uscire lui deve uscire. Nel vangelo, non c’è una sola volta che il diavolo non obbedisca a Cristo.
D. Maria di Magdala era di coloro che seguivano Gesù e alla quale Gesù ha tolto sette demoni. Ora il numero è una cosa quantitativa o vuole dire qualche cosa d’altro? Come pure quando nel vangelo si fa riferimento alla condizione di uno che è nel peccato e poi viene guarito e vi ricade, e sette demoni si rimpossessano di lui. Anche qui il numero è simbolico o vuole dire qualche cosa d’altro?
R. Il sette nella scrittura è un numero simbolico, indica la pienezza piena, non manca nulla, è totale. Maria di Magdala era sotto il dominio totale di Satana. Cristo però la guarisce. Un’altra guarigione di Cristo, è quando andò nel paese dei Gadarèni. Lì c’era quell’uomo che aveva una legione di diavoli nel suo corpo, e c’erano duemila porci che pascolavano. I diavoli, quando Gesù chiese: “Quanti siete?”, risposero: “Siamo una legione”. Quindi gli chiesero di andare nei porci. Usciti dall’uomo entrarono nei porci, e subito i duemila porci annegarono nell’acqua. Questo per dire che la potenza di Satana è una potenza che l’uomo non può da solo abolire, abrogare. Solo Cristo Gesù può governare questa potenza. Satana, nessuno di noi può vincerlo. Prima di tutto perché è intelligente, perché è spirito, perché sa le nostre fragilità, le nostre debolezze, conosce il terreno di battaglia. Lui sa dov’è il tuo punto debole e parte sempre dal tuo punto debole. Perché si possa vincere Satana tu hai bisogno della grazia di Cristo, perché solo la grazia riesce a sconfiggerlo, riesce a vincerlo, riesce a superarlo. Ecco perché Gesù dice nel Vangelo: “Pregate per non cadere in tentazione”, perché la tentazione viene sempre nel momento in cui tu sei esposto a qualcosa. Quando Gesù fu tentato nel deserto? Quando ebbe fame. Tu hai una necessità, hai un bisogno e subito satana si presenta sotto pensiero, suggestione. Può venire anche attraverso un amico, un’amica, e ti fa una proposta. Se tu non hai la grazia di Dio, non hai la forza dello Spirito Santo su di te non ce la puoi fare. Rischi di cadere e, molte volte, si cade perché siamo senza la forza di Dio in noi. Maria di Magdala era totalmente sotto il potere di Satana, e Cristo la libera in modo pieno. Però lei, dopo, non cade più, perché si aggrappa a Cristo, ama Lui e si lascia condurre dalla parola di Gesù. Questa è l’importanza della preghiera, l’importanza della grazia. Perchè dobbiamo pregare? E perché è giusto partecipare anche alla S. Messa infrasettimanale, oltre che di Domenica? Perché abbiamo bisogno di questa grazia per poter superare la tentazione, che sempre viene sotto forma di bene più grande. Quando c’è un punto debole nella nostra umanità, sempre arriva il tentatore che vuole rapire la nostra anima.
D. In relazione ad eventi storici terribili, come lo sterminio degli ebrei, Hanna Arendt parla di “banalità del male”: una condizione quasi di normalità per questi uomini che si sono comportati in maniera mostruosa, ma che sostenevano di “eseguire degli ordini”. Si può parlare di possessione diabolica di personaggi storici come nel caso di Hitler? E se è così come facciamo ad accorgercene?
R. Se tu leggi la scrittura ti accorgi che il male non è mai banale perche il frutto non è banale, è distruzione, è morte. Io penso che Eva dopo l’esperienza della prima tentazione non abbia più commesso nessun peccato. Però quel primo male che lei ha fatto, quel primo peccato, condiziona la mia vita oggi, e ha condizionato anche la vita di Dio. Dio è stato condizionato nella sua vita dal peccato di Satana. Dio per vincere quel peccato, operato da Satana nell’uomo con volontà partecipata dalla donna, ha pagato con la morte in croce di Cristo. Non si può dire che il peccato è banale se Dio stesso è stato toccato nella sua carne. Solo l’incarnazione lo ha potuto redimere questo peccato e abolirlo. La possessione diabolica è quando Satana si impossessa dei tuoi pensieri e te li guida lui. Questa è la vera possessione diabolica. Tu non hai più il controllo della tua volontà, dei tuoi sentimenti, del tuo cuore. Tu cammini di errore in errore. Ognuno di noi ha l’obbligo di non lasciarsi tentare dal male dell’altro. Io ho il dovere di interrompere la tua possessione diabolica, perché non devo entrare io nella stessa tua possessione. Uno solo non è capace di disastri. I disastri cominciano quando c’è la coesione del male. La morte di Cristo non fu solo opera di Giuda. Giuda cooperò, però non fu sua la causa ultima, né la causa prima della morte di Cristo. Vi fu una coalizione di male per cui sommi sacerdoti, scribi, farisei, erodiani, sadducei, popolo si trovarono in un sinergia di male dove nessuno ebbe la forza di contrastare il male dell’altro. Nello stermino degli ebrei non c’è una sola responsabilità, c’è una concatenazione di responsabilità e di collaborazione. Qual è il nostro obbligo? Fare si che quando la tentazione arriva a te, tu devi essere disposto a dire: “Io non ci sto, mi ritiro, me ne vado, e se è necessario offro anche il mio sangue”. Ecco il martirio cristiano. Satana non deve trionfare attraverso di me. E’ questo che manca in noi. Questa decisione forte di interrompere il flusso del male, questa decisione potente di ostacolare Satana che vuole impossessarsi dei miei pensieri. Lui vuole farmi seguire i suoi pensieri di male, di tenebra, che poi operano la distruzione di massa. Ma uno solo non può fare nulla, o può fare ben poco. E’ quando c’è la comunione nel male, una sinergia, una collaborazione di tanti che Satana diventa una potenza. Tutti abbiamo questa responsabilità di interrompere il flusso del male. Però, sappiate che anche un solo pensiero di male può rovinare una storia. A volte una solo decisione cattiva, non buona, ti rovina l’esistenza Una decisione sbagliata e la nostra storia cambia totalmente, non è più la stessa storia.
D. Nonostante tutto dipenda dalla nostra volontà, si può dire che ci siano dei soggetti che sono più predisposti alla possessione demoniaca?
R. Non c’è predisposizione, c’è omissione. La potenza di Satana si vince con la sinergia dell’opera. Occorre la Chiesa, nei suoi ministri che debbono annunciare la verità e devono dare la grazia di Cristo. Se io non ti coltivo tu cresci male. Se ti abbandono, tu non distingui più il bene dal male. Il mio compito è di insegnarti le vie del bene Però è anche quello di darti gli strumenti della grazia perchè tu possa crescere nel bene. Se io trascuro questo tu sei esposto al pericolo. Troviamo nel capitolo IV del profeta Osea, che il Signore denuncia un disastro politico, sociale, economico, che fa spavento. C’è miseria, c’è povertà, c’è immoralità nel popolo. Ebbene il Signore dice: “Nessuno accusi, nessuno condanni. La responsabilità è del sacerdote e del profeta perchè non svolgono la loro missione di luce, e sono diventati tenebra. Il popolo non è più illuminato dalla parola del Signore perché loro sono diventati tenebra”. Se noi viviamo in questo mistero di comunione portiamo salvezza, se non lo viviamo portiamo distruzione. Il male è sempre distruzione della persona, della società, della Chiesa, della famiglia. Il prete deve avere quella verità assoluta, sacrosanta, che ti deve indicare cosa è bene e cosa è male, cosa si può fare e cosa non si può fare. Se si legge il profeta Malachia di cosa si lamenta il Signore? Del sacerdote, perché questi è stato parziale e non annuncia la verità nella sua pienezza. La dice a chi vuole, come vuole, dice la verità che vuole, e questo non si può fare. Chi deve ancora aiutare? L’amico con il quale tu vivi, coloro che ti conoscono. Una parola buona, una parola santa ti può salvare. Vedendo l’altro che sbaglia gli dici: “Perché stai facendo questa cosa? Non la fare perché è la tua rovina”. Cosa costa che tra di voi vi aiutiate, vi sosteniate, vi diate una mano per rimanere nella verità e nella grazia. Questo è il nostro principio bello e santo, questa cooperazione nel bene, perché ognuno di noi può cooperare al bene dell’altro. Noi siamo della spiritualità del Movimento Apostolico. Su che cosa si fonda il Movimento Apostolico? Su questa forza travolgente di luce che io devo dare ai fratelli: “Voi siete la luce del mondo. Voi siete il sale della terra”. Cosa significa essere luce del mondo e sale della terra? Significa che io, nel momento in cui ti vedo nella tenebra, ti dò una parola di salvezza. Tu l’accogli e ti salvi. A volte manca questa decisionalità immediata di dire la verità, di fare luce. Noi dobbiamo essere di coloro che fanno luce sugli altri. Poi ci sono i genitori che hanno il compito altissimo di fare luce sui figli. Ma tutti abbiamo questa responsabilità verso l’altro. Quando Caino fu interrogato dal Signore: “Dov’è tuo fratello?”. Caino rispose: “Non lo conosco, che mi interessa di mio fratello”. Invece tu ti devi interessare, perché tu sei la salvezza di tuo fratello. Cristo è stato la nostra salvezza perché si è interessato di noi, perché è nostro fratello. Ogni fratello dev’essere salvezza per l’altro fratello. O siamo fratelli di salvezza per gli altri o lo siamo di perdizione. Ecco perché il solo è sempre esposto alla tentazione. Una volta che passi nell’altro regno, nel regno delle tenebre, uscire non è facile. In quel regno si è naturalmente deboli, e non si riesce ad uscire fuori, a meno che non intervenga Dio con una grazia così potente che ti prenda e ti porti fuori.
D. In che modo la Vergine Maria ci protegge dalle insidie del male?
R. La Vergine Maria è colei che ha schiacciato la testa al serpente. Ma non l’ha schiacciata ieri, la schiaccia anche oggi. Se tu ti consegni a Lei, ti affidi a Lei, invochi Lei, preghi Lei, Lei ti aiuta, ti assiste, ti protegge, ti fa da scudo, ti fa da calzare, ti fa da elmo, e non ti può conquistare Satana. La devozione alla Vergine Maria è un baluardo potente per vincere la tentazione. Quando diciamo l’Ave Maria con fede, facciamo una preghiera del tutto particolare, singolare. Nella prima parte, dopo averla salutata nella sua bellezza di grazia, di verità, di santità, di maternità divina, chiediamo che preghi per noi peccatori, di mettersi Lei in preghiera per noi. L’esempio della preghiera della Vergine Maria l’abbiamo nel vangelo, alle nozze di Cana. Lei andò da Cristo e chiese il vino per gli sposi, chiese che la gioia continuasse in quel matrimonio, chiese che la grazia abbondasse. Cristo le disse di sì e fece il primo miracolo per sua intercessione. E anche i santi se vogliono un miracolo devono ricorrere a Lei, perché tutta la grazia passa attraverso di Lei. Lei è santa, è Immacolata, Lei è Madre di Cristo, e quando Cristo vede la Madre che gli chiede una grazia, Lui si inchina. Cristo ama la Vergine Maria perché è sua Madre e l’ama di un amore immenso. Quando la Vergine Maria prega per te, come fa Cristo a dire di no alla Madre sua. Quando studiavo ascetica, il mio professore raccontava che un giorno un uomo doveva chiedere una grazia a una persona ragguardevole. Scrisse la richiesta, ma non la diede alla persona, ma la consegnò alla madre, perché pensò, che se a chiedere era la sua mamma, il figlio certamente avrebbe concesso, fatto la grazia. E infatti, la madre la diede al figlio che fece la grazia. Quando noi diciamo un’Ave Maria il cielo sussulta perché deve cambiare la storia, e con la Vergine Maria cambia la storia. A Cana la storia cambiò con una sola richiesta: “Non hanno più vino”. Dobbiamo avere questa fede forte. Il cielo trema quando prega la Vergine Maria, perché sa che la storia si interrompe, sta per cambiare, si trasforma, sta per succedere qualcosa di stupendo. Preghiamo la Vergine Maria con fede potente, e la storia si trasforma, perche è lei che prega per noi: “Prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen”.
D. In che cosa consiste il mandato del vescovo nei confronti dell’esorcismo nasce da un particolare insegnamento o da una semplice esigenza? Perché ogni vescovo è un’esorcista? E lo è anche il papa? E perché un laico non può essere esorcista? La possessione è frutto di una scelta volontaria? Qual è il rapporto con la libertà personale dell’individuo?
R. L’esorcista è uno che dev’essere autorizzato dal vescovo a svolgere questo ministero. Tutti i vescovi sono esorcisti. Il papa è esorcista. Però molte volte non esercitano loro per via diretta, donano la facoltà a una persona capace di poter fare questo. Serve una persona non speciale, ma con un dono particolare. Satana non obbedisce all’uomo, obbedisce a Dio Chi va a dire a Satana di uscire deve avere una fede forte, una fede robusta, e deve saper pregare nel nome del Signore. Negli atti degli apostoli c’era quella persona che voleva imitare Paolo che cacciava i diavoli. I diavoli gli dissero: “Noi conosciamo Paolo e conosciamo Cristo ma a te chi ti conosce?”, e si erano avventati contro quell’esorcista un poco stregone, e lo stavano soffocando. Tu devi avere una potenza di fede nel nome di Gesù, ma anche una potenza di carità e di speranza, perché altrimenti satana non si sottomette a te. Pensa che lui è creatura più potente di te, e non ti obbedirà mai. Satana non obbedirà mai a nessun’altra creatura. Se non ha obbedito a Dio pensa se può obbedire a te. Se ha detto a Dio: io non ti servo, non ti obbedisco, non obbedirà di certo all’uomo. Ma se quest’uomo è pieno della forza di Dio, e crede fermissimamente che con la potenza di Dio tu lo puoi togliere, allora Satana ti obbedisce. Nel vangelo abbiamo l’esempio di Satana che si rifiuta di obbedire. Quando Gesù scese dal monte, dopo la trasfigurazione, vide che attorno ai suoi discepoli c’era un poco di trambusto Un padre aveva portato il figlio dai discepoli e questi non avevano tolto lo spirito cattivo. Eppure i discepoli avevano ricevuto il potere di togliere lo spirito. E allora perchè non lo hanno tolto? Perché non hanno pregato e non hanno creduto nella potenza di Cristo che operava in loro. Occorre una forte potenza di fede, nello Spirito Santo, perché Satana obbedisce solo a Gesù Cristo. Tu devi andare nel nome di Gesù Cristo. Però se non hai la fede forte in Cristo Gesù, una fede potente, non puoi toglierlo. Ecco il motivo perché lo possono fare persone delegate, ma capaci. Questo non significa che un laico non lo possa fare, ma dev’essere capace, deve avere questa potenza di Spirito Santo, di fede, di carità, di amore, perché altrimenti Satana non obbedisce.
La possessione diabolica viene quando c’è una consegna volontaria al male. Satana inizia sempre piano, piano, lentamente. Non invade tutto in una volta, inizia sempre con il poco. Qual è la prima cosa che fa Satana? Cerca di allontanarti dai mezzi di grazia e di verità: “Che ti serve il prete? Che ti serve la Chiesa? Che ti serve la confessione? Che ti serve la messa? Che ti serve l’Eucaristia? Che ti serve la preghiere? Che ti serve il rosario?”. Seguendo il suo consiglio, oggi salti il rosario, domani salti la preghiera e poi salti la messa”. Altre tentazioni di satana: “Che ti serve il vangelo ogni giorno? Basta una volta la settimana. Che ti serve il vangelo una volta alla settimana? Basta una volta al mese. Che ti serve il vangelo una volta al mese? Basta una volta l’anno. Ma che ti serve questo vangelo? Toglilo di mezzo”. E tu piano, piano sei caduto nella sua possessione. Con Giuda come fece? Prima gli creò il desiderio di avere un soldo. Poi passò a due e poi, gradualmente, passò a trenta denari. Satana comincia sempre col poco, perché è astuto, sa come conquistare. Satana ha tempo, non ha fretta di prendersi l’anima, lavora lentamente. Ogni giorno dà una ferita, ogni giorno assesta un colpo. Prima ti cava un occhio, poi ne cava due, poi ti toglie il naso, poi ti toglie la bocca, poi il ti toglie cuore, poi i sentimenti, poi ti svuota il cervello e poi sei tutto suo. Però non incomincia in una sola volta. Questa è la sua astuzia. Ecco perché tutti cadono. Lui conosce il nostro punto debole, conosce la nostra stanchezza, la nostra fragilità, e allora ci tenta su quel particolare versante per farci cadere. Solo se ti aggrappi alla Vergine Maria non cadi. Satana si impossessa dei nostri pensieri a poco a poco. Lui ogni giorno conquista una posizione, e non ha fretta perché i suoi programmi sono a lungo termine. Però ci vince sempre, se noi si separiamo dalle vie della grazia e della verità. Prendiamo il Movimento Apostolico. Se vi distaccate dal prete non avete successo. Siete finiti. Il prete è il baluardo, è il datore della grazia e della verità. Questa comunione è fondamentale. Se ti stacchi dal prete non hai più redenzione, non hai più salvezza. Oggi cosa sta facendo Satana? Sta creando il rumore contro la Chiesa perché deve distaccare un poco dalla Chiesa. Lui sa che:“Extra ecclesia nulla salus”, senza la Chiesa non ci sono i mezzi per la salvezza, non c’è la grazia e non c’è la verità, ed è difficile che tu ti possa salvare.
D. Quando ci troviamo di fronte a una persona come facciamo a capire se questa persona è posseduta dal maligno o comunque si tratta di una persona che ha perso il suo equilibrio mentale. L’esorcismo nel battesimo è il mezzo attraverso il quale il sacerdote strappa il bambino al maligno. Ma affinché l’esorcismo possa avere efficace non c’è bisogno della volontà di chi è esorcizzato di essere strappato dal maligno?
R. Questo vale per gli adulti. Il bambino non ha questa volontà. Nel libro del battesimo, troviamo che prima di celebrare il battesimo noi facciamo la rinuncia volontaria a Satana. Rinuncia volontaria che è di tutta la comunità presente. E’ come se in ogni battesimo si rinnovasse il proprio battesimo, perché si rinuncia a Satana, alle sue seduzioni, alle sue seduzioni. Noi, poi, abbracciamo la fede della Chiesa, la sua parola, la sua verità e rinneghiamo la menzogna di Satana. Noi lo facciamo tutti volontariamente, perché non c’è salvezza senza volontà della persona. Nel libro del battesimo avviene questo passaggio. Dopo la preghiera che il prete fa nella fede della Chiesa il bambino o l’adulto non appartiene più a Satana, appartiene al regno di Dio. Lui, ora, deve camminare come figlio della luce. Questo sigillo avviene nel momento in cui viene versata l’acqua e avviene questa nascita dall’alto, si diviene figli di Dio, partecipi della sua divina natura. Si diviene corpo di Cristo, si diviene tempio vivo dello Spirito, si divieni Chiesa del Signore. Questo è il grande mistero che si compie quando il sacerdote versa l’acqua sulla testa del bambino/a o su colui che si fa battezzare. Avviene questo grande prodigio, avviene la nuova nascita dell’uomo. Fino questo momento, anche se tu eri stato strappato dal regno di Satana e introdotto nel regno di Cristo, rimanevi sempre creatura umana, “naturale”, non eri ancora figlio di Dio, e non partecipavi della sua divina natura. Il battesimo non solo completa questo atto di esorcismo, ma opera un prodigio così grande che per te è una nuova creazione. Tu sei ricreato, riformato, rimodulato, rigenerato, rifatto in Cristo, per opera dello Spirito Santo. Tu nasci misticamente anche dalla Vergine Maria, per cui lei è vera madre tua, Madre della Redenzione, madre della tua redenzione. Tu sei redento, perché nasci da Lei. Anche Cristo è uomo perché è nato da Lei. Il battesimo è un mistero grande, è un mistero santo, è un mistero inimmaginabile, di cui tutti dovremmo prendere coscienza.
Indicazioni fornite da Mons. Costantino Di Bruno per la preparazione dell’incontro:
– Catechismo C.C. – i sacramentali – dal n. 1667 al n. 1679
– Cong. Dottrina fede:lettera agli Ordinari riguardante le norme sugli esorcismi 24/09/1985 (Pdf allegato).
– Cong. Dottrina fede:istruzione circa le preghiere per ottenere da Dio la guarigione (Pdf allegato)
– Definizione di esorcista, (Pdf allegato)
– Esorcismo di Leone XIII, (Pdf allegato)