Chi mi ha mandato è veritiero e voi non lo conoscete
Il popolo di Dio legge Mosè nelle sue sinagoghe, da padre in figlio si narrano la Storia Sacra, scribi, farisei, sadducei, capi dei sacerdoti lo ammaestrano. Sembra un popolo piantato nelle Scritture. Anzi respira Scrittura Santa giorno dopo giorno. È attaccato alle sue tradizioni. Eppure cosa dice Gesù: “Voi non conosce Dio. Voi non conoscete colui che mi ha mandato. Voi non conoscete le Scritture”. Allora è giusto che uno si chieda: “Come è possibile che un popolo che respira, inala la parola di Dio, non conosca il Dio della Parola? Quali sono le causa di questa universale ignoranza? Cosa fa sì che Dio si conosca e cosa fa sì invece che Dio non si conosca? C’è un elemento oggettivo rivelatore della vera conoscenza di Dio?”. Elemento oggettivo, rivelatore infallibile che una persona conosce Dio, è dato dalla puntuale osservanza prima di tutto di ogni Comandamento della Legge del Signore. A questa osservanza deve aggiungersi l’obbedienza perfetta ad ogni altra Parola. Se questo non avviene, Dio non si conosce, perché Lui è conosciuto solo da chi dimora perennemente nella sua Parola. Più l’obbedienza è universale e più la conoscenza è perfetta. Più si cresce nell’obbedienza e più si cresce nella conoscenza. Meno si cresce nell’obbedienza e meno perfetta è la conoscenza. Si vive fuori dei Comandamenti, Dio non si conosce. Perché farisei, scribi, sadducei, capi dei sacerdoti non conoscono Dio? Perché essi non sono nella Parola di Dio. D’altronde come fa uno ad essere nella Parola di Dio se si serve della calunnia e della falsa testimonianza per distruggere l’operato di Gesù Signore e con esso anche il suo Autore? Come fa una persona che vive per incrementare la sua gloria, togliendo a Dio anche quella più elementare, semplice, piccola, accogliere Gesù Signore che opera solo per la più grande gloria del Padre? Come può conoscere Dio chi elude il comandamento di Dio in nome della tradizione degli uomini? L’osservanza della Legge morale è necessaria per conoscere il Signore. È via primaria.
Intanto alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia». Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato». Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora. Molti della folla invece credettero in lui, e dicevano: «Il Cristo, quando verrà, compirà forse segni più grandi di quelli che ha fatto costui?». I farisei udirono che la gente andava dicendo sottovoce queste cose di lui. Perciò i capi dei sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo. Gesù disse: «Ancora per poco tempo sono con voi; poi vado da colui che mi ha mandato. Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove sono io, voi non potete venire». Dissero dunque tra loro i Giudei: «Dove sta per andare costui, che noi non potremo trovarlo? Andrà forse da quelli che sono dispersi fra i Greci e insegnerà ai Greci? Che discorso è quello che ha fatto: “Voi mi cercherete e non mi troverete”, e: “Dove sono io, voi non potete venire”?» (Gv 7,25-36).
Quanto è detto dei farisei, scribi, sadducei, capi dei sacerdoti, vale anche per ogni cristiano. Quando possiamo affermare che un discepolo di Gesù conosce il suo Maestro? Quando dimora nel suo Vangelo. Esce dal suo Vangelo, non conosce più Gesù Signore. Potrà anche parlare di Gesù, ma parlerà dal suo cuore, mai potrà parlare dal cuore del Padre, nella pienezza della verità che a lui dona lo Spirito Santo, giorno dopo giorno. Se un discepolo di Gesù resiste al malvagio, non conosce Gesù. Se si adira contro il proprio fratello, non conosce Gesù. Se non si riconcilia con chi lo ha offeso, non conosce Gesù. Se dice calunnia, falsa testimonianza, menzogna contro il fratello, non conosce Gesù. Se vuole distruggere il bene che una persona compie, non conosce Gesù. Se il suo cuore è attaccato alle cose della terra, non conosce Gesù. Se non rispetta l’altro nella sua vocazione, carisma, ministero, missione, non conosce Gesù. Se giudica e condanna, non conosce Gesù. Può anche imparare la Scrittura a memoria, recitarla versetto per versetto, non conosce Gesù. Quando manca di rispetto verso le persone, non conosce Gesù. Quando impedisce ad un altro che possa trovare una sua via personale di salvezza, non conosce Gesù. Quando salta le autorità costituite nella Chiesa, non conosce Gesù. Quando non ascolta i ministri della Parola, non conosce Gesù. Allora è giusto che ognuno verifica il suo dimorare in tutta la Parola del Signore. Se il Vangelo è tutto nel cuore, nell’anima, nel corpo, Gesù è conosciuto, anche se mai si deve interrompere il processo di crescita nell’obbedienza. Se però il Vangelo è fuori di noi, noi non conosciamo Gesù. Oggi il mondo cristiano conosce Gesù? La risposta è un no senza alcuna possibilità di replica. Non conosce Gesù, perché non conosce la Parola. Ognuno parla di Dio dal suo cuore, dai suoi sentimenti, dai suoi desideri, dalle sue attese, dai suoi peccati, dalla sua presunzione, dalla sua concupiscenza. Chi dice che l’inferno non esiste, non conosce Gesù e così anche chi dice che il Diavolo non esiste. Vi sono mille altre affermazioni che attestano che Gesù non è conosciuto.
Madre di Dio, Angeli, Santi, aiutateci a vivere interamente nella Parola. Conosceremo Gesù.