vangelo del giorno

Chi entra dalla porta, è pastore delle pecore

18 APRILE (Gv 10,1-10)

Il gregge è del Padre. Anche l’ovile è del Padre. Chi vuole governare le pecore del Padre non solo deve essere incaricato dal Padre, sempre le deve condurre, guidare, pascere secondo la volontà del Padre. È questa la porta per entrare nell’ovile: la volontà eterna del Padre sia sul Pastore che sulle pecore. Gesù è mandato dal Padre per dare vita al suo gregge che versa in una penosa condizione. È gregge senza pastore. Molti sono i pastori di esso, ma tutti intenti a pascere se stessi.

A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. Non vi basta pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara, volete intorbidire con i piedi quella che resta. Le mie pecore devono brucare ciò che i vostri piedi hanno calpestato e bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidito. Perciò così dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò fra pecora grassa e pecora magra. Poiché voi avete urtato con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna contro le più deboli fino a cacciarle e disperderle, io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra pecora e pecora.

Susciterò per loro un pastore che le pascerà, il mio servo Davide. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore. Io, il Signore, sarò il loro Dio, e il mio servo Davide sarà principe in mezzo a loro: io, il Signore, ho parlato. Stringerò con loro un’alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive. Abiteranno tranquilli anche nel deserto e riposeranno nelle selve. Farò di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione: manderò la pioggia a tempo opportuno e sarà pioggia di benedizione. Gli alberi del campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti; abiteranno in piena sicurezza nella loro terra. Sapranno che io sono il Signore, quando avrò spezzato le spranghe del loro giogo e li avrò liberati dalle mani di coloro che li tiranneggiano. Non saranno più preda delle nazioni, né li divoreranno le bestie selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà.

Farò germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati dalla fame nel paese e non soffriranno più il disprezzo delle nazioni. Sapranno che io sono il Signore, loro Dio, ed essi, la casa d’Israele, sono il mio popolo. Oracolo del Signore Dio. Voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo e io sono il vostro Dio». Oracolo del Signore Dio (Ez 34,17-31).

La profezia del Padre si compie. Gesù viene per pascere le pecore del Padre secondo la volontà del Padre, la Parola del Padre, i desideri del Padre. Poiché le pecore sono del Padre e date a Cristo Gesù, esse sanno ascoltare la voce del vero loro Pastore, perché il loro vero Pastore parla ad esse dal cuore del Padre, mai dal suo cuore, dalla sua volontà, dai suoi desideri. È questa la differenza tra briganti, ladri, vero Pastore. Gli altri parlano alle pecore un linguaggio di sfruttamento. Gesù parla loro un linguaggio di purissimo amore. Lui è venuto perché ogni pecora abbia la vita in abbondanza.

«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

Gesù non solo entra nell’ovile per la porta delle pecore, cioè per la via della perfetta obbedienza alla volontà del Padre, Lui stesso è la porta, cioè la volontà di salvezza, di vita per le pecore. Non vi sono due volontà per le pecore, ma una sola: quella del Padre che è volontà di Cristo Gesù, quella di Cristo Gesù che è volontà del Padre. Parla Cristo Gesù, parla il Padre. Parla il Padre, parla Cristo Gesù: una sola Parola.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate di Cristo tutti i Pastori.