Che cosa dobbiamo fare?
Il vero umanesimo inizia nel momento in cui un uomo si chiede cosa il Signore, il vero Dio, vuole che lui faccia. Se non ci poniamo dinanzi a Colui che solo dice ciò che è bene e ciò che è male per l’uomo, mai potremo costruire un vero umanesimo. Non sono i Parlamentari a dire il bene e il male per l’uomo. Non lo sono neanche i Giudici. Dio non ha dato loro questa facoltà. Non sono gli scienziati. Non perché la scienza possa fare una cosa, essa è anche bene per l’uomo. Questo potere non lo possiedono neppure psicologi e psichiatri. Anche loro sono obbligati a sottomettersi a Dio, piegare la loro scienza sotto la potente luce celeste.
Nessuna coscienza potrà mai stabilire cosa è bene e cosa è male. Solo Dio lo può. Attraverso chi il Signore rivela ciò che ai suoi occhi e bene e ciò che è male? Per mezzo dei suoi profeti. Questi sono solo la bacca attraverso cui il Signore parla. La mente è di Dio, il cuore è di Dio, la Parola è di Dio, la verità contenuta nella Parola è di Dio. Del profeta è solo il fiato, la voce. Infatti la Parola di Dio scende su Giovanni il Battista nel deserto. Giovanni dona il fiato alla Parola ed essa da Parola non udibile dall’uomo diviene Parola udibile. Da Parola divina diviene Parola storica, da Parola eterna si fa vita dell’uomo.
Dinanzi al profeta di Dio mai si deve andare con inganno, fingendo, pensando che con lui si può giocare. Si gioca con gli uomini, ma non con il Signore. La conversione deve essere vera, reale, dell’intera vita. Corpo, anima, spirito devono essere portati nella Legge del Signore, nella sua divina volontà. Andare da Giovanni, sottomettersi al suo battesimo, che è di conversione per il perdono dei peccati, con cuore non pentito e con spirito che non accetta alcuna conversione, è pura finzione, vero inganno. Il profeta vede e denuncia l’astuzia. Dio non ha bisogno di tali figli. Sono figli che pensano che possano ingannarlo come si inganna un uomo.
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Alle folle che andavano a farsi battezzare da lui, Giovanni diceva: «Razza di vipere, chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque frutti degni della conversione e non cominciate a dire fra voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Anzi, già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco». Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe» (Lc 3,1-14).
Per Giovanni il Battista, il suo umanesimo è solo incipiente. Lui dona solo delle piccole regole di moralità basilare. Lui le dona queste regole, ma è anche cosciente che nessuno le trasformerà in vita. La natura umana, fatta di peccato, di peccato anche si nutre. Lui indica la via del vero umanesimo il cui costruttore è uno solo: Gesù Signore. Perché solo Lui è il costruttore del vero umanesimo? Perché solo Lui battezza in Spirito Santo e fuoco. Solo per Lui nascerà il nuovo uomo, condotto e mosso dallo Spirito Santo e trasformato da Lui in essere spirituale. Finché l’uomo rimane nella sua animalità o naturalità di peccato, mai potrà elevarsi, mai potrà fare della Legge del Signore il suo nutrimento spirituale e finché la vera Legge di Dio non diviene cibo dell’anima, dello spirito, del corpo, non c’è vera salvezza. Possiamo noi chiamare vero umanesimo quello che si costruisce ai nostri giorni, che è solo una licenza legale a trasgredire ogni comandamento e a manomettere tutta la Legge santa del nostro Dio? Possiamo dire che siamo veri uomini se ci comportiamo da spietati cannibali nelle nostre relazioni? Chi inganna, illude, fa false promesse, crea speranze irrealizzabili, potrà mai dirsi uomo? Se non è neanche uomo, potrà mai essere costruttore in mezzo ai suoi fratelli di vero umanesimo? Dobbiamo riflettere. Oggi però urgono dei veri profeti che sappiamo dire all’uomo qual è la vera via per la ricostruzione di se stesso. Molti si dicono profeti e molti vengono detti profeti, ma sono falsi.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, liberateci dai falsi profeti.