Testimonianza Maurizio Chillà
Quando sono entrato per la prima volta in una casa di riposo, mi sono trovato davanti persone sofferenti e nel fisico e nell’anima che cercavano a modo loro di comunicare con me. Io mi sentivo, però, un pesce fuor d’acqua incapace di prendere qualsiasi iniziativa. Nel fare ritorno a casa, il mio cuore era in tumulto e non facevo altro che riflettere su come mi sarei dovuto comportare in quel contesto per dare un po’ di gioia a quei fratelli che stavano vivendo un periodo difficile della loro vita.
Ho continuato ad andare a trovarli, dando loro un sorriso, cantando una canzone, aiutando chi non ce la faceva a cibarsi.
Con il tempo ho compreso che questa è la mia strada e che non sono io a dare loro un po’ del mio tempo ma, sono tutti loro a dare tanto a me.
Oggi faccio parte di un gruppo di volontari del Movimento Apostolico che periodicamente fa visita in una casa di riposo nel comune di Gimigliano (CZ) e posso, dunque, testimoniare che tutto ciò mi riempie di gioia, una gioia che rende libero da ogni pensiero terreno e mi consente di vivere il quotidiano serenamente, nella consapevolezza che la vita è bella e il Signore è sempre con me.