Capite quello che ho fatto per voi?
24 MARZO (Gv 13,1-15)
Nel Vangelo secondo Giovanni la lavanda dei piedi prende il posto dell’Eucaristia. Perché questo spostamento di umiltà o questa diversa manifestazione della Persona di Gesù Signore? Quando Giovanni scrive il suo Vangelo, la Chiesa aveva un grande bisogno di rivedere se stessa, rimeditarsi, ripensarsi. Non può rivedersi, rimeditarsi, ripensarsi da se stessa. Non sarebbe più Chiesa di Cristo Signore. Essa si deve ripensare, rivedere, rimeditare sempre lasciandosi confortare da una visione sempre nuova di Cristo Gesù o da una parola di rivelazione che viene dal cielo per scuoterla dal suo torpore o accidia spirituale nella quale sempre cade lungo il corso dei secoli.
Possiamo affermare che il Vangelo secondo Giovanni è la “teologia”, o la chiave di lettura teologica dell’Apocalisse. Cosa è l’Apocalisse? È Gesù che viene dal Cielo per risvegliare la sua Chiesa che sotto i colpi della persecuzione sta per adagiarsi sulla non fede oppure su visioni minimaliste di salvezza e non più di purissima verità, così come il suo Maestro le aveva insegnato. Gesù sempre vigila sulla sua Chiesa e quando vede che essa prende delle vie di acquiescenza alla terra o di un sonno spirituale accidioso, sempre irrompe con tempestività per rimetterla sul giusto sentiero della vita. Se Gesù non venisse, non si rivelasse, la Chiesa si impantanerebbe nelle secche della terra.
Anche oggi il Signore è venuto. Ha mandato la Madre sua. Ha rivelato qual è il pantano nel quale la Chiesa si è adagiata: in un cammino senza vera Parola, senza vero Vangelo, senza la sua purissima verità. Ha detto che dalla Chiesa chi è venuto meno è proprio Gesù Signore, nella sua vita, nel suo spirito, nella sua verità, nel suo pensiero, nella sua esemplarità, nella sua croce. Ha detto che una Chiesa senza Cristo è una Chiesa senz’anima, perché l’anima della Chiesa è in eterno Gesù Signore e Lui va posto al centro di ogni cuore. La Vergine Maria è venuta, ha consegnato Cristo vivo ad un’anima semplice, piccola, umile con il comando di darlo a sua volta ad ogni cuore, badando che niente di Lui venisse alterato, neanche un suo più piccolo tratto. A Giovanni, Gesù si rivela, si manifesta come colui che lava i piedi sempre alla sua Chiesa. A Giovanni, Gesù chiede, che sempre la Chiesa venga lavata da ogni imperfezione. Chi deve lavare i piedi sempre alla Chiesa è Gesù. La Chiesa dai piedi lavati deve lavare i piedi dell’umanità, lavandosi però i discepoli i piedi l’un l’altro.
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!».
Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
Si tratta di vera purificazione spirituale. Ogni discepolo è obbligato a lavare il peccato del fratello, espiarlo, se vuole che la Chiesa sia pura, per manifestarsi al mondo come Chiesa che lava gli uomini dai loro peccati. Se però i discepoli non si purificano gli uni gli altri dai loro peccati, non prendono la croce gli uni degli altri, i cuori si immergono nel male e diviene impossibile manifestare al mondo la santità della Chiesa.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci puri in Cristo Gesù.