vangelo del giorno

Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio

12 SETTEMBRE (Lc 6,20-26)

Non esiste nell’Antico Testamento nessuna beatitudine sulla povertà. Vi è però una verità grande: vera ricchezza non è nel possesso dei beni di questo mondo, è invece nel possesso del timore del Signore. La vera ricchezza di un uomo è il timore di Dio.

Da’ del tuo pane a chi ha fame e fa’ parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Da’ in elemosina quanto ti avanza e quando fai elemosina il tuo occhio non abbia rimpianti. Deponi il tuo pane sulla tomba dei giusti, non darne invece ai peccatori. Chiedi consiglio a ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio. In ogni circostanza benedici il Signore Dio e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine, poiché nessun popolo possiede la saggezza, ma è il Signore che elargisce ogni bene e abbassa chi vuole fino al profondo degli inferi. E ora, figlio, ricòrdati di questi comandamenti, non lasciare che si cancellino dal tuo cuore. Ora, figlio, ti comunico che ho depositato dieci talenti d’argento presso Gabaèl, figlio di Gabri, a Rage di Media. Non temere, figlio, se siamo diventati poveri. Tu hai una grande ricchezza se avrai il timore di Dio, se rifuggirai da ogni peccato e farai ciò che piace al Signore, tuo Dio». (Tb 4,15-21).

Il timore del Signore è la fonte di ogni sapienza e la sapienza a sua volta è la radice del vero bene per l’uomo. Il sapiente ha Dio come sua unica vera ricchezza. Le cose della terra per lui rimangono sempre cose, cui non va mai attaccato il cuore. Attaccare il cuore alla ricchezza, ai beni materiali è vera stoltezza ed insipienza.

Solo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia salvezza. Lui solo è mia roccia e mia salvezza, mia difesa: mai potrò vacillare. Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, per abbatterlo tutti insieme come un muro cadente, come un recinto che crolla? Tramano solo di precipitarlo dall’alto, godono della menzogna. Con la bocca benedicono, nel loro intimo maledicono. Solo in Dio riposa l’anima mia: da lui la mia speranza. Lui solo è mia roccia e mia salvezza, mia difesa: non potrò vacillare. In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio. Confida in lui, o popolo, in ogni tempo; davanti a lui aprite il vostro cuore: nostro rifugio è Dio. Sì, sono un soffio i figli di Adamo, una menzogna tutti gli uomini: tutti insieme, posti sulla bilancia, sono più lievi di un soffio. Non confidate nella violenza, non illudetevi della rapina; alla ricchezza, anche se abbonda, non attaccate il cuore. Una parola ha detto Dio, due ne ho udite: la forza appartiene a Dio, tua è la fedeltà, Signore; secondo le sue opere tu ripaghi ogni uomo. (Sal 62 (61) 1-13).

Gesù ha dinanzi a sé un esercito sconfinato si poveri, miseri, umili, piccoli, sfruttati, angariati, diseredati, umiliati, disprezzati. Gente che non conta presso il mondo. Cosa dice loro? Rimanete nella vostra povertà, umiliazione. Rimanete nel vostro niente. È Dio il vostro tutto. È Lui la vostra ricchezza, il vostro onore, il vostro vanto, la vostra gloria. È Lui la vostra Provvidenza e il vostro pane quotidiano. Voi restate nella sua giustizia e nel suo santo timore, ogni altra cosa sarà Lui a farla per voi. Lui è il Padre che si prenderà sempre cura di voi, a condizione che voi restiate sempre suoi veri figli.

Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti.

Ai ricchi, ai gaudenti, ai potenti della terra dice invece che loro hanno già ricevuto la loro ricompensa. Saranno però nella miseria e nella povertà eterna, perché non hanno saputo condividere i beni della terra con i loro fratelli più poveri. Il povero non ha bisogno del ricco. È il ricco che ha bisogno del povero per salvarsi. Il povero è la chiave perché il ricco possa entrare un giorno nel Paradiso e godere Dio per sempre.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci il timor Dio.