Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito
Is 45,6b-8.18.21b-25; Sal 84,9-14; Lc 7,19-23
14 DICEMBRE
Secondo le testimonianze del Vangelo sappiamo che per divina rivelazione Giovanni il Battista non solo presenta Gesù al mondo come il Messia del Signore. Lo indica anche come colui che battezzerà in Spirito Santo e fuoco e anche come l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Lui sa per certezza attinta in Dio chi è Gesù. È colui che gli è passato avanti perché è prima di lui. Il prima di Gesù è un prima eterno.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me» (Gv 1,6.8.15). Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!» (Gv 1,29-36). Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire» (Gv 3,127-40).
Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile (Mt 3,11-12).
Giovanni il Battista nulla conosce sulle modalità che sono vera essenza della missione di Gesù Signore. Queste non gli sono state rivelate. Giovanni sa che ormai i suoi giorni volgono al termine. Se Gesù è il Messia e Lui sa che è il Messia, tutti devono passare a Cristo. Anche lui, Giovanni, se fosse rimasto in vita sarebbe dovuto passare a Gesù per entrare nella pienezza della grazia e della verità. I suoi discepoli rimangono e devono passare a Cristo. Li manda da Gesù perché rassicurino il loro cuore. Conoscano la verità. Alla verità consacrino la loro vita, aderendo al messaggio del Messia di Dio. Non è però Gesù che deve rassicurare i discepoli di Giovanni, ma spetta a Giovanni, è suo obbligo mandarli tutti a Cristo Signore, come vero compimento delle loro attese. È compito di ogni maestro indirizzare al supremo Maestro.
Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutte queste cose. Chiamati quindi due di loro, Giovanni li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Cristo è il solo Salvatore, Redentore, Messia di ogni uomo. Nessuno né nella Chiesa né nel mondo lo potrà mai sostituire. Nessuno dovrà farsi maestro al suo posto. Inganna se stesso e il mondo intero. Tutti hanno un solo obbligo: cercare Cristo, mandare a Cristo, dare Cristo. Un uomo che attira discepoli dietro di sé, sottraendoli a Cristo li priva della vera salvezza. Ne fa degli eunuchi spirituali. Li rende senza vita. Di certo non è amare l’uomo quando lo si priva del suo principio eterno della vita.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci veri discepoli di Gesù.