Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?
23 AGOSTO (Mt 22,1-14)
Chi crede in Dio deve indossare la stessa veste che indossa Dio. Veste di Dio è ogni giustizia, misericordia, pietà, compassione, amore per la verità, zelo per il più grande bene. Dobbiamo essere ad immagine e a somiglianza di Dio dentro e fuori, nel corpo e nello spirito, da soli e con gli altri, nei deserti e nelle grandi città.
“Se cerchi la giustizia, la raggiungerai e te ne rivestirai come di un manto di gloria” (Sir 27.8). “Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno, perché Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura sotto il cielo. Sarai chiamata da Dio per sempre: «Pace di giustizia» e «Gloria di pietà»” (Bar 5,1-4). “Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l’elmo della salvezza. Ha indossato le vesti della vendetta, si è avvolto di zelo come di un manto” (Is 59.17). “I giusti al contrario vivono per sempre, la loro ricompensa è presso il Signore e di essi ha cura l’Altissimo. Per questo riceveranno una magnifica corona regale, un bel diadema dalle mani del Signore, perché li proteggerà con la destra, con il braccio farà loro da scudo. Egli prenderà per armatura il suo zelo e userà come arma il creato per punire i nemici, indosserà la giustizia come corazza e si metterà come elmo un giudizio imparziale, prenderà come scudo la santità invincibile, affilerà la sua collera inesorabile come spada e l’universo combatterà con lui contro gli insensati” (Sap 5,15-28).
Per San Paolo la veste del cristiano è la stessa veste di Gesù Signore. Il cristiano è ad immagine e somiglianza di Gesù in tutto. Ecco come Lui vede la veste di Cristo che deve indossare il cristiano. È una veste particolare. La veste del soldato del Vangelo. Veste stupenda che mai deve essere deposta né di notte e né di giorno.
Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare. (Ef 6,13-20).
La Parabola odierna vuole che quanti accolgono l’invito e si recano alle nozze del Figlio del Re, indossino una veste nuziale di luce evangelica, fatta di verità e di grazia.
Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Non si può entrare in una sala di luce, amore, verità, splendore con una veste di tenebra, odio, falsità, inganno, malizia, perversità, ingiustizia, calunnia, desideri cattivi, pensieri impuri, mani che grondano sangue, sguardi lascivi. Siamo chiamati a vestire la veste candida della purezza di cuore e mente, della santità del corpo e dello spirito.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci questa veste di santità.