Altrimenti non c’è ricompensa per voi
10 FEBBRAIO (Mt 6,1-6.16-18)
Dio è sommamente giusto. Promette per infinita misericordia i suoi beni divini, eterni. Promette per sconfinata carità di dare se stesso come vita eterna. Il dono di se stesso e di quanto Lui è, possiede, opera, crea con la sua onnipotenza e vivifica con il suo Santo Spirito, per grazia di Cristo Gesù, viene invece elargito per giustizia. Quando ogni cristiano comprenderà questa intima connessione tra misericordia e giustizia, la nostra religione, la nostra fede cambierà il suo volto. Finché invece confonderemo giustizia, fedeltà, misericordia o separeremo giustizia, fedeltà, misericordia della nostra fede e della nostra religione ne faremo una cosa inutile e vana.
Oggi della fede se ne sta facendo una cosa artificiale, una pura relazione dell’uomo con l’uomo, perché abbiamo annullato il rapporto necessario che esiste tra misericordia e giustizia in Dio. Gesù invece è proprio da questa relazione, questo rapporto che inizia la sua predicazione. Le Beatitudini sono stabilite, fondate sulla perfetta relazione che intercorre tra misericordia e giustizia. Vuoi il regno dei cieli? È un regno che nessuno si potrà mai comprare con il frutto del suo lavoro né spirituale e né materiale. Devi essere povero in spirito. Tu sei povero in spirito, per giustizia il Padre ti darà il regno dei cieli. Non sei povero in spirito, Dio non potrà darti il regno dei cieli. Così, vuoi la misericordia perfetta, eterna, soprannaturale, onnipotente del tuo Dio, devi essere misericordioso con i tuoi fratelli. Vuoi possedere la terra, devi essere mite, umile, arrendevole.
Vuoi che la tua preghiera produca un frutto di vita eterna, devi farla per il Signore. Vuoi che la tua elemosina ti procuri un’eternità beata, devi farla solo per il Signore e non per te stesso. Vuoi che il tuo digiuno apra le mani della benevolenza divina e perdoni, cancelli tutti i tuoi peccati e ti ricolmi di ogni grazia, vivilo solo per il Signore. Se tu fai cose per te, sarai tu a darti la ricompensa. Non può dartela il Signore. Lui ti ricompensa quando lavori per Lui, non quando operi per te stesso. Dio è sommamente giusto. Ti promette il dono sotto condizione. Osservi la condizione, il dono è tuo per giustizia. Non osservi la condizione, il dono non può essere tuo per giustizia. Così dicasi del Paradiso e dell’inferno. Per giustizia il Signore ti dona il Paradiso se hai lavorato per Lui. Per giustizia ti dona l’inferno se non hai lavorato per Lui. La promessa è per misericordia, il frutto è per giustizia. Questa verità è l’essenza della nostra fede.
State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Chi vuole dare verità alla sua fede, necessariamente dovrà operare questa distinzione tra misericordia, carità, fedeltà, giustizia, verità in Dio. Nella confusione, nell’ignoranza, nell’abolizione sia della giustizia che della misericordia si fa della fede una cosa vana. Si assolutizzerà la misericordia a discapito della giustizia o si fonderà tutto sulla giustizia cancellando la misericordia. Anche cancellare la misericordia e fondare tutto sulla giustizia sarebbe altamente deleterio per la fede. Quando il cristiano darà verità alla misericordia e verità alla giustizia, saprà cosa è la sua fede.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci misericordiosi e giusti.