Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo
In Gesù di Nazaret, nel suo mistero di Incarnazione, annunzio del regno di Dio, passione, morte, risurrezione, ascensione al cielo, dono dello Spirito Santo e della vita eterna, tutta la Scrittura si è compiuta. Ora è il suo corpo, la sua Chiesa. che dovrà a edificare il regno di Dio sulla terra, edificando se stessa, chiamando e aggregando ogni giorno nuovi figli rigenerandoli da acqua e da Spirito Santo. Se la Chiesa non aggiunge nuovi membri al suo corpo, essa non vive la missione datale da Gesù Signore, rendendo vano tutto il mistero della redenzione e della salvezza. Perché questo non accada, occorre che la Chiesa stessa si convinca e viva con profonda fede due verità che Gesù le ha annunziato. Sulla terra non ci sono altri Cristi, né per il passato, né per il presente, né per il futuro. Solo Gesù è il Cristo di Dio nell’eternità e nel tempo, nei cieli e sulla terra, presso il Padre e presso gli uomini. La verità di Cristo Gesù è verità della Chiesa. Non c’è altro sacramento di Salvezza e di redenzione sulla terra, perché non esiste un altro corpo di Cristo. Il Padre non ha costituito nessun altro corpo via di vita eterna. La verità di Cristo è verità della Chiesa. La verità della Chiesa è verità di Cristo. La mediazione universale di Cristo è mediazione universale della Chiesa. La mediazione universale della Chiesa è mediazione universale di Cristo Gesù. Un solo corpo, una sola mediazione, una sola via, una sola salvezza, una sola redenzione, un solo Dio Padre, un solo Spirito Santo, un solo Redentore e Salvatore. O la Chiesa fa professione di questa verità, oppure è obbligata a dichiarare vane, false, menzognere tutte le Scritture dell’Antico e del Nuova Testamento. Deve smentire tutti i suoi martiri e confessori della fede e dichiarare inutili tutti i suoi misteri. Deve dire che essa non è ciò che finora si è creduto che fosse. Deve aggiungere che la sua via è contro la natura dell’uomo. Tutte le altre vie non sono portatrici di una morale che chiede il totale rinnegamento di sé in ogni cosa al fine di raggiungere il regno dei cieli. Infatti, oggi, tempo in cui molti figli della Chiesa sono caduti dalla reta fede, gridano contro la disumanità della morale che nasce dal Vangelo di Gesù Signore. Questo succede perché si è persa la verità di Cristo, della Chiesa, dell’uomo in Cristo e nella Chiesa. Oggi la Chiesa stessa sembra orientata a dichiarare nulla questa verità di Cristo, fondata sulla Scrittura e sulla testimonianza della storia, che lo dichiara unica e sola verità e grazia, unica e sola via, unica e sola vita eterna per l’umanità.
Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l’abominio della devastazione, di cui parlò il profeta Daniele – chi legge, comprenda –, allora quelli che sono in Giudea fuggano sui monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere le cose di casa sua, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendere il suo mantello. In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano! Pregate che la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato. Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall’inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati. Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non credeteci; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto. Se dunque vi diranno: “Ecco, è nel deserto”, non andateci; “Ecco, è in casa”, non credeteci. Infatti, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi. Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli, con una grande tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro dei cieli (Mt 24,15-31).
Ma vi è una seconda tentazione che sempre turba le menti dei fedeli. Sono molti coloro che annunziano la venuta del Figlio di Dio sulla nostra terra, indicando giorno, mese, anno e anche l’ora. Gesù lo dice con purissima inequivocabile parola. Nessuno conosce il giorno del suo ritorno sulla nostra terra per il Giudizio universale. Questa ora è custodita gelosamente nel cuore del Padre. Chiunque dovesse annunziarla, va dichiarato falso profeta, ingannatore dei suoi fratelli, annunziatore di notizie false. La seconda parola di Gesù ci rivela che quando lui verrà, non verrà prima in un luogo e dopo in un altro. Quando verrà, tutti lo vedranno nello stesso istante. Nessuno dovrà annunziarlo ad un altro. Tutti saranno dinanzi a Lui vivi e morti e tutti da Lui giudicati. Tutto si compie in un istante, un attimo. Poiché queste parole di Gesù sono purissima verità, esse hanno sempre smentito quanti hanno annunziato la fine del mondo e la venuta del Signore. Anche la Chiesa delle origini ha dovuto correggere certe credenze dei suoi figli che attendevano l’imminente venuta del loro Signore e Salvatore. San Paolo corregge il pensiero dei Tessalonicesi. Anche la Seconda Lettera di Pietro deve intervenire con fermezza su questa verità spesso compresa male. Il cristiano deve avere una sola certezza nel cuore. Mai nessuno ha smentito, smentisce, smentirà una sola Parola di Gesù Signore. I falsi profeti ogni giorno annunziano il contrario. La storia prontamente si alza e li dichiara falsi e mentitori.
Madre di Dio, Angeli, Santi non fate noi falsi profeti. Liberateci da ogni falso profeta.