All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua
Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80
24 GIUGNO
Quando la Parola esce dalla bocca del Signore, essa sempre si compie. Mai è detta vanamente. Mai cade a vuoto. L’Angelo Gabriele aveva annunziato a Zaccaria nel tempio il grande evento della nascita da lui e da Elisabetta, sua moglie, di un figlio, con una missione particolare, ma lui non ha creduto. L’Angelo gli dona un segno: resterai muto finché tutte queste cose non si saranno compiute. Esse tutte debitamente si compiranno a suo tempo. Si era compiuto il concepimento. Era avvenuto per mezzo della Vergine Maria il dono dello Spirito Santo al figlio concepito quando era ancora nel grembo materno. Si era realizzato il parto. Zaccaria era ancora muto. Manca l’ultimo adempimento: l’imposizione del nome che avveniva il giorno della circoncisione. Zaccaria scrive su una tavoletta che il nome del bambino è Giovanni e all’istante gli si apre la bocca e gli si scioglie la lingua. Ora può narrare le opere del Signore, può profetizzare chi è questo bambino e perché il Signore lo ha mandato.
Quanti sono presenti alla nascita lodano il Signore per il grande prodigio compiuto. Elisabetta è in tutto come Sara, la moglie di Abramo. È stato in Lei che il Signore ha manifestato la sua onnipotenza per la prima volta. Poi l’ha manifestata in Rebecca. Ancora in Sara. In Anna, la madre di Samuele. Dio è veramente presente nella vita di Zaccaria e di Elisabetta. Vedere Dio presente nella propria vita è obbligo di ogni uomo. Quest’obbligo deve essere centuplicato nel cristiano. Anche nei più piccoli eventi della vita Dio si rivela ed opera con la grazia misericordia, benevolenza, amore. Dopo però che si scioglie la lingua di Zaccaria, l’attenzione dei presenti passa subito su Giovanni. Che sarà mai questo bambino? Tutti sanno che il Signore è con Giovanni, ma ancora non sanno il fine per il quale il Signore lo ha fatto nascere. Il fine viene indicato subito da Zaccaria nel suo inno di benedizione e di lode al suo Dio. Giovanni è nato perché dovrà andare dinanzi al Signore a preparargli la strada. Il Signore al quale dovrà preparare la strada è il Cristo di Dio, il Sole che nasce dall’alto, il Sole che è Dio e che è venuto ad abitare nella carne in mezzo a noi. Giovanni sarà profeta dell’Altissimo.
Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Altra verità che bisogna mettere in luce esige che subito venga detto che lo Spirito Santo non lascia Giovanni il Battista in balia degli uomini, delle loro scuole, delle loro dottrine, dei loro pensieri. Lo Spirito del Signore vuole essere il suo solo ed unico Maestro. Per questo, fin dalla più giovane età, muove Giovanni perché si ritiri in luoghi deserti. Il contatto con gli uomini contamina la mente e il cuore. Giovanni non può contaminarsi. Dovrà essere l’uomo dal più puro ascolto della Parola di Dio. Tra lui e il Signore non dovrà esistere neanche l’ombra di un pensiero o di una parola delle terra. Sarebbe sufficiente una sua decisione errata, una presentazione di Cristo Gesù mal operata e il piano della salvezza del Signore risulterebbe inquinato. Invece lo Spirito Santo, fin dalla grembo della Madre, fa suo Giovanni e nessuno potrà mai attraversare la corazza di fuoco posta attorno al Precursore del Signore. Vale anche per i cristiani. Se essi si lasciano prendere dal mondo, si inquinano con i pensieri della terra. A poco a poco non sanno più quale pensiero è di Dio e quale del mondo. È la confusione.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che i cristiani siano dello Spirito Santo, mai del mondo.