ABBATTIAMO L’ALBERO NEL SUO PIENO VIGORE

SABATO 28 MARZO (Ger 11,18-20)

Geremia è figura di Cristo Gesù. Le potenze delle tenebre si avventano contro di lui. Vogliono sradicarlo dalla terra dei viventi. La sua Parola è condanna di ogni loro iniquità. Gesù dovrà esser abbattuto. Come? Si inizia prima con il dichiararlo trasgressore della Legge del Signore: “Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato. Ma Gesù disse loro: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio” (Gv 5,16-18). Poi si passò ad accuse ancora più gravi. Lo si dichiarò indemoniato: “Gli risposero i Giudei: «Non abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un indemoniato?”. Rispose Gesù: «Io non sono indemoniato: io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me. Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca, e giudica. In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola” (Gv 8,48-55). Questa dichiarazione – Tu sei un Samaritano e un indemoniato – avrebbe dovuto allontanare il popolo da Gesù. Invece il popolo era conquistato dalle sue grandi opere. La fede in Lui aumentava sempre più.

Allora si decise di passare alle maniere forti. Gesù andava ucciso. Doveva essere abbattuto: “Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo” (Gv 11,47-53). Mentre Geremia fu risparmiato dalla morte, Gesù è stato abbattuto, ucciso per crocifissione. Ma l’abbattimento è durato solo tre giorni. Poi è sceso il Padre, risuscitando il Figlio e costituendolo Signore e Giudice dei vivi e dei morti. Quando il giusto rimane nella giustizia, le potenze del male non hanno potere su di lui. Possono uccidere il corpo, ma poi il Padre viene e dona la sua consolazione e i frutti eterni.

Il Signore me lo ha manifestato e io l’ho saputo; mi ha fatto vedere i loro intrighi. E io, come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che tramavano contro di me, e dicevano: «Abbattiamo l’albero nel suo pieno vigore, strappiamolo dalla terra dei viventi; nessuno ricordi più il suo nome». Signore degli eserciti, giusto giudice, che provi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa.

È cosa giusta che ognuno faccia un esame di coscienza: sono io empio e nemico del Cristo di Dio o sono amico e continuatore della sua obbedienza in vista della redenzione e della salvezza del mondo? San Paolo ci mette in guardia: “Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose della terra” (Fil 3,17-19). Quando si vive dalla carne per la carne, sempre si combatte contro Gesù per levarlo dai cuori. Oggi il combattimento contro il Redentore è universale ed è portato avanti in nome di un bene più grande.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che nessun cristiano sia nemico della croce di Gesù.