A NESSUNO HA DATO IL PERMESSO DI PECCARE

DOMENICA 16 FEBBRAIO (Sir 15,16-21)

Ogni uomo è stato creato per essere di Dio. È stato voluto per vivere per il suo Signore, secondo la volontà del suo Signore. Il Signore però dovrà essere una scelta. L’uomo deve volere vivere per il suo Dio dalla volontà del suo Dio. La libertà e la vita sono nella scelta del Signore. Non si sceglie il Signore, si cade nella schiavitù e nella morte. Dio dona ogni grazia, ogni forza e ogni benedizione. La volontà deve metterla l’uomo: “Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, Amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe”» (Dt 30,15-20). Tutto è dalla volontà. Dio offre ogni aiuto di grazia e di sapienza, di Parola e di Spirito Santo, di intelligenza e di sapienza perché l’uomo possa scegliere Dio e camminare nella sua verità, luce, giustizia, verità.

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in lui, anche tu vivrai. Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male: a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Grande infatti è la sapienza del Signore; forte e potente, egli vede ogni cosa. I suoi occhi sono su coloro che lo temono, egli conosce ogni opera degli uomini. A nessuno ha comandato di essere empio e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

Dio ha creato la natura dell’uomo per il bene, non per il male: “Il Signore creò l’uomo dalla terra e ad essa di nuovo lo fece tornare. Egli assegnò loro giorni contati e un tempo definito, dando loro potere su quanto essa contiene. Li rivestì di una forza pari alla sua e a sua immagine li formò. In ogni vivente infuse il timore dell’uomo, perché dominasse sulle bestie e sugli uccelli. Ricevettero l’uso delle cinque opere del Signore, come sesta fu concessa loro in dono la ragione e come settima la parola, interprete delle sue opere. Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro per pensare. Li riempì di scienza e d’intelligenza e mostrò loro sia il bene che il male. Pose il timore di sé nei loro cuori, per mostrare loro la grandezza delle sue opere, e permise loro di gloriarsi nei secoli delle sue meraviglie. Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. Pose davanti a loro la scienza e diede loro in eredità la legge della vita, affinché riconoscessero che sono mortali coloro che ora esistono. Stabilì con loro un’alleanza eterna e fece loro conoscere i suoi decreti. I loro occhi videro la grandezza della sua gloria, i loro orecchi sentirono la sua voce maestosa. Disse loro: «Guardatevi da ogni ingiustizia!» e a ciascuno ordinò di prendersi cura del prossimo” (Sir 17,1-14). Nessuna natura è così perfetta come quella dell’uomo. Poiché perfettissima, spetta ad essa vivere in piena obbedienza alla sua perfezione. Poiché essa è stata creata tutta per il Signore, essa si realizzerà se vivrà per il suo Creatore e Dio, se vivrà per se stessa, da se stessa, cadrà nella non vita, nella morte, che diverrà anche morte eterna. Oggi l’uomo è precipitato nella più triste e nera idolatria. Ha deciso che tutto debba essere da se stesso per se stesso. Anche la sua natura vuole che sia da lui per lui. Ha stabilito di cancellare da essa ogni segno che in qualche modo possa ricondurre ad una sua creazione e a qualcosa che possa indicare la sua appartenenza ad un essere fuori di sé. Questo ateismo oggi sta consumando l’umanità. Esso ci sta travolgendo tutti più che grande valanga o diga che si rompe e riversa un mare di acqua sulla terra. Siamo noi però che scateniamo la valanga e miniamo la diga.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fateci vivere per Cristo Gesù per tutti i nostri giorni.