Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore?
5 LUGLIO (Mt 9,1-8)
Nel Libro del Levito il perdono dei peccati era opera faticosa, quasi difficile. Per ogni peccato vi era un particolare sacrificio da offrire al Signore. Con i profeti a poco a poco si iniziò a cambiare forme e modalità. La preghiera divenne forma ed essenza per la cancellazione dei peccati. I Salmi attestano questo cambiamento. Davide compose un Salmo per chiedere il perdono della sua colpa, la remissione della sua trasgressione.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto: così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio. Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre. Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienza. Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso. Insegnerò ai ribelli le tue vie e i peccatori a te ritorneranno. Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza: la mia lingua esalterà la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode. Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocausti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. Nella tua bontà fa’ grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme. Allora gradirai i sacrifici legittimi, l’olocausto e l’intera oblazione; allora immoleranno vittime sopra il tuo altare. (Sal 51 (50), 1.21).
Con Gesù avviene un radicale cambiamento. È Lui stesso che prende l’iniziativa e senza alcuna richiesta esplicita, dona il perdono del peccato. Questa offerta di perdono per i farisei è scandalo. Nessun uomo può perdonare i peccati. Questi solo Dio li può perdonare. Ignorano questi uomini che Dio perdona se noi perdoniamo, Lui cancella se noi cancelliamo, Lui rimette se noi rimettiamo, Lui condona se noi condoniamo. Non c’è novità più grande di questa: perché Dio perdoni il peccato è richiesto il nostro perdono. Non parliamo di perdono attraverso la via sacramentale. Parliamo della via che Lui ci ha insegnato nel “Padre nostro” ed in ogni altro insegnamento del Vangelo.
Salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
Gesù oggi ci insegna che il peccato non si rimette solo per via sacramentale. Questa via è quella sovrana, per assoluzione in nome di Dio ed è sempre necessaria. Questa è però sovente inefficace se l’uomo non perdona, non condona, non rimette il peccato del fratello. Questa via deve esistere assieme all’altra ed è anch’essa via sovrana. Questa via così ci viene insegnata da San Giacomo: “Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode. Chi è malato, chiami presso di sé i presbìteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati. Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto. Elia era un uomo come noi: pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto” (G v 5,13-18). Questa via dovrà essere vissuta sempre, in ogni momento in ogni relazione umana, se si vuole che il Sacramento produca frutti di pace, riconciliazione, grande perdono.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci persone di perdono.