vangelo del giorno

Ed era per loro motivo di scandalo

8 LUGLIO (Mc 6,1-6)

La saggezza è un dono che da Dio direttamente discende in un cuore e lo avvolge di verità, giustizia, prudenza, temperanza, accortezza, pazienza, ogni altra virtù. Chi possiede la sapienza vive con la pienezza dello Spirito Santo nel suo cuore.

La sapienza è splendida e non sfiorisce, facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano. Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherà, la troverà seduta alla sua porta. Riflettere su di lei, infatti, è intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarà presto senza affanni; poiché lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, appare loro benevola per le strade e in ogni progetto va loro incontro. Suo principio più autentico è il desiderio di istruzione, l’anelito per l’istruzione è amore, l’amore per lei è osservanza delle sue leggi, il rispetto delle leggi è garanzia di incorruttibilità e l’incorruttibilità rende vicini a Dio. Dunque il desiderio della sapienza innalza al regno. Se dunque, dominatori di popoli, vi compiacete di troni e di scettri, onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre. Annuncerò che cos’è la sapienza e com’è nata, non vi terrò nascosti i suoi segreti, ma fin dalle origini ne ricercherò le tracce, metterò in chiaro la conoscenza di lei, non mi allontanerò dalla verità. Non mi farò compagno di chi si consuma d’invidia, perché costui non avrà nulla in comune con la sapienza. Il gran numero di sapienti è salvezza per il mondo, un re prudente è la sicurezza del popolo. Lasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole e ne trarrete profitto. (Sap 6,12-25).

In lei c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili. La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti. Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza. (Sap 7,22-30).

Gesù non solo è pieno di ogni sapienza celeste, divina, in essa ogni giorno cresce in misura sempre più traboccante. La gente di Nazaret cosa fa? Si scandalizza perché Gesù è sapiente, giudicandolo non degno di possedere un tale dono a motivo delle sue umili condizioni. Come se la sapienza appartenesse ad categoria di uomini. Essa è un dono gratuito, libero, imperscrutabile, dipendente solo dalla divina volontà.

Partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Quella degli abitanti di Nazaret è una fede senza alcuna memoria storia, senza verità rivelata, senza conoscenza del mistero di Dio. È una fede umana, fatta di pensieri carnali, terreni, senza alcun riferimento al soprannaturale. È una fede incapace di vero, sano discernimento di atti storici puntuali che vengono offerti perché si entri pienamente nel mistero della salvezza. Questa fede non solo è povera, è anche deleteria. È una fede che conduce a giudizi errati, falsati, approssimativi, ingiusti, carenti di una qualsiasi verità. È una fede che non dona verità e di conseguenza esclude dalla vera redenzione. Una simile fede uccide, non vivifica.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera sapienza.