Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra
16 LUGLIO (Mt 10,34-11,1)
Chi sceglie il Vangelo, ha già scelto il martirio, il versamento del suo sangue, l’offerta a Dio in olocausto di tuttala sua vita. Dall’antico Testamento conosciamo la legge che regola l’offerta di un olocausto al Signore: la consumazione con il fuoco dell’intera vittima. Niente doveva essere dato all’uomo. Tutto invece era del Signore.
Il Signore chiamò Mosè, gli parlò dalla tenda del convegno e disse: «Parla agli Israeliti dicendo: “Quando uno di voi vorrà presentare come offerta in onore del Signore un animale scelto fra il bestiame domestico, offrirete un capo di bestiame grosso o minuto. Se la sua offerta è un olocausto di bestiame grosso, egli offrirà un maschio senza difetto; l’offrirà all’ingresso della tenda del convegno, perché sia accetto al Signore in suo favore. Poserà la mano sulla testa della vittima, che sarà accettata in suo favore per compiere il rito espiatorio per lui. Poi scannerà il giovenco davanti al Signore, e i figli di Aronne, i sacerdoti, offriranno il sangue e lo spargeranno intorno all’altare che è all’ingresso della tenda del convegno. Scorticherà la vittima e la taglierà a pezzi. I figli del sacerdote Aronne porranno il fuoco sull’altare e metteranno la legna sul fuoco; poi i figli di Aronne, i sacerdoti, disporranno i pezzi, la testa e il grasso sulla legna e sul fuoco che è sull’altare. Laverà con acqua le viscere e le zampe; poi il sacerdote brucerà il tutto sull’altare come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore. Se la sua offerta per l’olocausto è presa dal bestiame minuto, tra le pecore o tra le capre, egli offrirà un maschio senza difetto. Lo scannerà al lato settentrionale dell’altare, davanti al Signore. I figli di Aronne, i sacerdoti, spargeranno il sangue attorno all’altare. Lo taglierà a pezzi, con la testa e il grasso, e il sacerdote li disporrà sulla legna, collocata sul fuoco dell’altare. Laverà con acqua le viscere e le zampe; poi il sacerdote offrirà il tutto e lo brucerà sull’altare: è un olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore. Se la sua offerta in onore del Signore è un olocausto di uccelli, presenterà tortore o colombi. Il sacerdote presenterà l’animale all’altare, ne staccherà la testa, la farà bruciare sull’altare e il sangue sarà spruzzato sulla parete dell’altare. Poi toglierà il gozzo con il suo sudiciume e lo getterà al lato orientale dell’altare, dov’è il luogo delle ceneri. Dividerà l’uccello in due metà prendendolo per le ali, ma senza staccarle, e il sacerdote lo brucerà sull’altare, sulla legna che è sul fuoco. È un olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore. (Lev 1,1-17).
Il mondo è il grande sacerdote che deve prendere il cristiano, lavarlo, purificarlo, sacrificarlo, bruciarlo per intero sul fuoco della verità evangelica in sacrificio di soave odore. È questo il grande mistero che si deve compiere in ogni discepolo di Gesù.
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Chi è il mondo che deve offrire al Signore la nostra vita in sacrificio e in olocausto? È il padre, la madre, il fratello, la sorella, la nuora, la suocera, il marito, la moglie, il vicino, il fidanzato, la fidanzata, ogni altra persona con la quale il cristiano entra in relazione. Anche un altro cristiano, non vero discepolo di Gesù, può trasformarsi, come Giuda, in sacerdote per fare l’offerta al Signore della nostra vita. Chi per rispetto o per amore dell’uomo, chiunque esso sia, non si lascia offrire, ma ritira la sua offerta, mai potrà essere degno di Cristo Gesù. Ha amato l’uomo più che il Signore. Non ha perso la sua vita per Cristo, mai potrà trovarla intatta nel regno dei cieli. L’ha consacrata al mondo, il mondo gliela consegnerà nella perdizione eterna. È questa la legge dell’olocausto.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci olocausto per il Signore.