E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante
4 SETTEMBRE (Lc 4,31-37)
La vera fama di un uomo è la sua vicinanza con Dio. Più uno si avvicina a Dio e più grande sarà il suo nome sulla terra. La fama di Gesù è grandissima, supera ogni altro nome, a motivo della sua totale obbedienza al suo Dio e Signore. Così il Salmo.
Chi teme il Signore farà tutto questo, chi è saldo nella legge otterrà la sapienza. Ella gli andrà incontro come una madre, lo accoglierà come una vergine sposa; lo nutrirà con il pane dell’intelligenza e lo disseterà con l’acqua della sapienza. Egli si appoggerà a lei e non vacillerà, a lei si affiderà e non resterà confuso. Ella lo innalzerà sopra i suoi compagni e gli farà aprire bocca in mezzo all’assemblea. Troverà gioia e una corona di esultanza e un nome eterno egli erediterà. Gli stolti non raggiungeranno mai la sapienza e i peccatori non la contempleranno mai. Ella sta lontana dagli arroganti, e i bugiardi non si ricorderanno di lei. La lode non si addice in bocca al peccatore, perché non gli è stata concessa dal Signore. La lode infatti va celebrata con sapienza ed è il Signore che la dirige. (Sir 15,1-10).
San Paolo dice che il nome di Gesù è talmente alto a motivo della sua obbedienza, da richiedere che ogni altro nome si inchini, si prostri nei cieli, sulla terra e negli inferi.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre” (Fil 2,5-11).
Anche la Lettera agli Ebrei insegna questa verità sul nome di Gesù.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo. Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato” (Eb 1,1-4).
Vi è una fama effimera, una gloria passeggera, vana, un nome grande solamente per questo mondo. Tutto ciò che non dura per l’eternità, non ha alcun valore per noi. La fama di Gesù è universale, eterna, imperitura, immortale. Ogni uomo dovrà riconoscerla. Dinanzi ad essa inchinarsi, prostrarsi, confessandolo come il Signore della propria vita, il suo Redentore e Salvatore, il suo solo ed unico vero Benefattore.
Poi scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Gesù è potente sulle cose visibili e invisibili. Anche gli spiriti impuri gli sono sottomessi. Basta un suo comando ed essi devono lasciare la loro preda. La sua autorità e potenza sono veramente universali. Niente gli potrà mai resistere. Lui dice e tutto si compie. Lui parla e tutto avviene. Lui vuole ed ogni cosa si realizza. Tutto questo avviene, accade, si compie per la sua vicinanza con il Padre suo. È una vicinanza di purissima obbedienza. Possiamo dire che la creazione gli obbedisce nella stessa misura in cui lui obbedisce al Padre. La sua è obbedienza istantanea, immediata, totale, con il cuore, la mente, la volontà, i desideri, con tutto se stesso ed anche l’intera creazione obbedisce a Lui all’istante, senza neanche un solo attimo di rifiuto, ribellione, indecisione.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci di immediata obbedienza.