Coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica
25 SETTEMBRE (Lc 8,19-21)
Il regno di Dio è l’esigenza dinanzi alla quale ogni altra esigenza dell’uomo deve scomparire. Questa verità è così annunziata da San Paolo.
Riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com’è. Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele. Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! Io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie, e si trova diviso! Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito. Questo lo dico per il vostro bene: non per gettarvi un laccio, ma perché vi comportiate degnamente e restiate fedeli al Signore, senza deviazioni. Se però qualcuno ritiene di non comportarsi in modo conveniente verso la sua vergine, qualora essa abbia passato il fiore dell’età – e conviene che accada così – faccia ciò che vuole: non pecca; si sposino pure! Chi invece è fermamente deciso in cuor suo – pur non avendo nessuna necessità, ma essendo arbitro della propria volontà – chi, dunque, ha deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene. In conclusione, colui che dà in sposa la sua vergine fa bene, e chi non la dà in sposa fa meglio. La moglie è vincolata per tutto il tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore. Ma se rimane così com’è, a mio parere è meglio; credo infatti di avere anch’io lo Spirito di Dio. (1Cor 7,25-40).
Gesù vive una vocazione particolarissima: ogni suo attimo deve essere dedicato al regno di Dio. A Lui non è consentita alcuna distrazione, alcun momento di vuoto, nessuna lacuna nell’impegno. Sempre, in ogni istante, obbediente al Padre, sempre nella sua divina e santa volontà. Nessun altro potrà mai intervenire nella sua vita, dirigere i suoi passi, orientare i suoi pensieri, guidare la sua volontà, ispirare propositi e intenzioni, muoverlo verso questa o quell’altra direzione.
Oggi viene annunziato a Gesù che sua madre e i suoi fratelli stanno fuori e desiderano vederlo. Gesù risponde che sua madre e i suoi fratelli sono tutti coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica. Questa risposta va compresa nella verità dello Spirito Santo, nella sua sapienza e intelligenza. Madre e fratelli non vengono rinnegati da Gesù. Ad essi viene conferita però una grande missione: essere e rimanere sempre nell’ascolto della Parola di Dio, per vivere di essa e per essa per tutti i giorni della loro vita. La relazione con Gesù può avvenire sono nella fede e per la fede.
E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
Gesù è dal Padre sempre e sempre deve essere e rimanere da Lui. Non può essere da un altro, neanche dalla Madre o dai fratelli. Anche loro devono essere nella volontà di Dio, dalla sua volontà, per poter entrare in comunione con Lui. La nostra comunione – insegna Gesù – può avvenire solo nell’obbedienza a Dio. La comunione nella fede è obbedienza. Se è obbedienza è anche rispetto della volontà del Padre. Per cui se il Padre mi dice di andare a predicare e di lasciare Madre e fratelli fuori, io devo andare a predicare. Se loro sono nella volontà del Padre, rispettano me che devo andare altrove con una obbedienza perfetta. Tutto si vive nell’obbedienza e Dio regna tutto in tutti.
Vergine Maria Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci la vera comunione.