Diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie
26 SETTEMBRE (Lc 9,1-6)
La vittoria del regno di Dio contro il regno delle tenebre non può essere solo invisibile, deve esserlo anche visibilmente. È nella storia che si costruisce il regno di Dio e quello di Satana e la storia è visibilità. Sono in grande errore tutti coloro che pensano ad una salvezza invisibile, dell’anima, dello spirito, senza la salvezza visibile, della storia, del tempo, del corpo. Mosè visibilmente combatté il faraone e visibilmente lo ha sconfitto.
Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l’Ittita, l’Amorreo, il Perizzita, l’Eveo, il Gebuseo. Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono. Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall’Egitto?». Rispose: «Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto, servirete Dio su questo monte». Mosè disse a Dio: «Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: “Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi”. Mi diranno: “Qual è il suo nome?”. E io che cosa risponderò loro?». Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». E aggiunse: «Così dirai agli Israeliti: “Io-Sono mi ha mandato a voi”». Dio disse ancora a Mosè: «Dirai agli Israeliti: “Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi”. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. Mosè replicò dicendo: «Ecco, non mi crederanno, non daranno ascolto alla mia voce, ma diranno: “Non ti è apparso il Signore!”». Il Signore gli disse: «Che cosa hai in mano?». Rispose: «Un bastone». Riprese: «Gettalo a terra!». Lo gettò a terra e il bastone diventò un serpente, davanti al quale Mosè si mise a fuggire. Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano e prendilo per la coda!». Stese la mano, lo prese e diventò di nuovo un bastone nella sua mano. «Questo perché credano che ti è apparso il Signore, Dio dei loro padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe». Il Signore gli disse ancora: «Introduci la mano nel seno!». Egli si mise in seno la mano e poi la ritirò: ecco, la sua mano era diventata lebbrosa, bianca come la neve. Egli disse: «Rimetti la mano nel seno!». Rimise in seno la mano e la tirò fuori: ecco, era tornata come il resto della sua carne. «Dunque se non ti credono e non danno retta alla voce del primo segno, crederanno alla voce del secondo! Se non crederanno neppure a questi due segni e non daranno ascolto alla tua voce, prenderai acqua del Nilo e la verserai sulla terra asciutta: l’acqua che avrai preso dal Nilo diventerà sangue sulla terra asciutta». (Cfr Es 3,1-4,9).
Anche il cristiano ogni giorno è chiamato a combattere la sua battaglia contro il suo faraone. Visibilmente lui lo dovrà aggredire e visibilmente lo dovrà vincere. È chiaro che nessun uomo potrà mai sconfiggere il faraone, che è la forza più possente esistente in natura. Nessun uomo con le sue sole forze lo potrà eliminare, sconfiggere, annullare. Lo potrà solo con la forza di Dio, con la sua grazia, con la sua luce potente, con i segni e i prodigi che il Signore gli concede di operare. Solo Dio potrà dare al cristiano il potere di sconfiggere Satana in modo visibile. Senza questi poteri divini operanti in lui, il cristiano soccomberà, sarà sconfitto, eliminato dal campo di battaglia.
Convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Il discepolo di Gesù dovrà andare nel mondo con una forza spirituale nuova: la sua libertà, umiltà, fede, totale affidamento e consegna nelle mani del suo Dio e Signore. Senza questa forza spirituale nuova, nessun potere di scacciare i demòni opererà in lui. Mai potrà operare, perché il potere è dato di volta in volta solo a colui che vive di Dio e per Lui, che fa delle cose di questo mondo un mezzo e non un fine.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci umili e pieni di fede.