vangelo del giorno

Colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli

Is 26,1-6; Sal 117,1.8-9.19-21.25-27; Mt 7,21.24-27
1 DICEMBRE

Il Patto Antico non è se non sulla Parola, sui Comandamenti. Ogni altra cosa è in funzione dell’obbedienza ai comandamenti, mai di sostituzione ad essi. Tutto ciò che sostituisce i Comandamenti, non solo è inutile, ma anche peccaminoso, perché frutto di una mente stolta e malvagia. La nostra religione è purissima obbedienza alla Legge.

Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. I vostri occhi videro ciò che il Signore fece a Baal-Peor: come il Signore, tuo Dio, abbia sterminato in mezzo a te quanti avevano seguito Baal-Peor; ma voi che vi manteneste fedeli al Signore, vostro Dio, siete oggi tutti in vita. Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?

Ma bada a te e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli. Il giorno in cui sei comparso davanti al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il Signore mi disse: “Radunami il popolo e io farò loro udire le mie parole, perché imparino a temermi per tutti i giorni della loro vita sulla terra, e le insegnino ai loro figli”. Voi vi avvicinaste e vi fermaste ai piedi del monte; il monte ardeva, con il fuoco che si innalzava fino alla sommità del cielo, fra tenebre, nuvole e oscurità. Il Signore vi parlò dal fuoco; voi udivate il suono delle parole ma non vedevate alcuna figura: vi era soltanto una voce. Egli vi annunciò la sua alleanza, che vi comandò di osservare, cioè le dieci parole, e le scrisse su due tavole di pietra. In quella circostanza il Signore mi ordinò di insegnarvi leggi e norme, perché voi le metteste in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso (Dt 4,1-14).

Viene Gesù, nasce la Nuova Alleanza nel suo sangue. La logica è una e immutabile. Essa è finalizzata all’osservanza della Parola, che è quella di Cristo Signore. Questa Parola non annulla, non abolisce quella del Padre suo. Essa è il perfetto compimento di quella. Alla Parola di Dio Gesù dona forma e sostanza perfetta, compiuta, immutabile, eterna. Ogni altra cosa è finalizzata all’obbedienza alla Parola. Sostituire la Parola con altre cose rende la religione vana e peccaminosa, perché vera sostituzione dello statuto divino di essa. Ma l’uomo tutto opera per sostituire la Parola con cose che neanche possono servire come aiuto per obbedire alla Parola con perfetto ascolto.

Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Gesù dona la Parola e anche Lui come il Padre suo ci avverte che mai la sua Parola potrà essere sostituita con altre cose. La preghiera è per l’osservanza della Parola e così tutti i Sacramenti sono finalizzati alla Parola. I miracoli sono per la Parola, le profezie e ogni altro segno, compresa la stessa profezia. Queste cose sono valide se avvengono nella più alta obbedienza al Comandamento di Cristo, altrimenti sono opere che mai daranno salvezza. Costruire su queste cose la nostra casa eterna, è stoltezza. Con la piena del fiume della morte, tutto crollerà, finirà, scomparirà. Niente sostituisce la Parola. La salvezza è dalla Parola nella Parola accolta e vissuta con fede.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la vera fede nella Parola.