Sappiate che il regno di Dio è vicino
25 NOVEMBRE (Lc 21,29-33)
La distruzione di Gerusalemme per opera di Nabucodònosor attesta che tutte le parole di Geremia rivolte al suo popolo sono vera Parola di Dio, del suo Signore.
Percorrete le vie di Gerusalemme, osservate bene e informatevi, cercate nelle sue piazze se c’è un uomo che pratichi il diritto, e cerchi la fedeltà, e io la perdonerò. Invece giurano certamente il falso anche quando dicono: «Per la vita del Signore!». I tuoi occhi, Signore, non cercano forse la fedeltà? Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore; li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione. Hanno indurito la faccia più di una rupe, rifiutano di convertirsi. Io pensavo: «Sono certamente gente di bassa condizione, quelli che agiscono da stolti, non conoscono la via del Signore, la legge del loro Dio. Mi rivolgerò e parlerò ai grandi, che certo conoscono la via del Signore, e il diritto del loro Dio».
Purtroppo anche questi hanno rotto il giogo, hanno spezzato i legami! Per questo li azzanna il leone della foresta, il lupo delle steppe ne fa scempio, il leopardo sta in agguato vicino alle loro città: quanti escono saranno sbranati, perché si sono moltiplicati i loro peccati, sono aumentate le loro ribellioni. «Perché ti dovrei perdonare? I tuoi figli mi hanno abbandonato, hanno giurato per coloro che non sono dèi. Io li ho saziati, ed essi hanno commesso adulterio, si affollano nelle case di prostituzione. Sono come stalloni ben pasciuti e focosi; ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo. Non dovrei forse punirli? Oracolo del Signore. Di una nazione come questa non dovrei vendicarmi? Salite sulle sue terrazze e distruggetele, senza compiere uno sterminio; strappate i tralci, perché non sono del Signore. Poiché si sono ribellate contro di me la casa d’Israele e la casa di Giuda». Oracolo del Signore.
Hanno rinnegato il Signore, hanno proclamato: «Non esiste! Non verrà sopra di noi la sventura, non vedremo né spada né fame. I profeti sono diventati vento, la sua parola non è in loro». Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti: «Poiché avete fatto questo discorso, farò delle mie parole come un fuoco sulla tua bocca e questo popolo sarà la legna che esso divorerà. Ecco, manderò da lontano una nazione contro di te, casa d’Israele. Oracolo del Signore. È una nazione valorosa, è una nazione antica! Una nazione di cui non conosci la lingua e non comprendi che cosa dice. La sua faretra è come un sepolcro aperto. Sono tutti prodi. Divorerà le tue messi e il tuo pane, divorerà i tuoi figli e le tue figlie, divorerà le greggi e gli armenti, divorerà le tue vigne e i tuoi fichi, distruggerà le città fortificate, nelle quali riponevi la tua fiducia. Ma anche in quei giorni – oracolo del Signore – non farò di voi uno sterminio». Allora, se diranno: «Perché il Signore Dio ci fa tutto questo?», tu risponderai loro: «Come avete abbandonato il Signore per servire nella vostra terra divinità straniere, così sarete servi degli stranieri in una terra non vostra» (Ger 5,1-19).
La caduta di Gerusalemme, profetizzata da Gesù , avvenuta per opera dei Romani, è il segno visibile che Gesù è vero profeta del Dio vivente. Ogni sua Parola è Parola di Dio. Se è Parola di Dio è segno manifesto che il regno di Dio è vicino, in mezzo a noi. Cristo infatti è il Regno e la sua Parola la chiave per entrare in esso. Il segno visibile è stato dato. La Parola si è compiuta. Gesù è vera Parola di vita eterna.
E disse loro una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Dopo ogni distruzione, il tempio di Gerusalemme è stato sempre ricostruito per ordine del Signore. Perché oggi il Signore non ordina più che esso venga rialzato dalle macerie? Perché Tempio di Dio è Cristo Gesù. Lui è stato distrutto, ma si è rialzato dopo tre giorni. Oggi vive nella gloria del Padre, rivestito nel suo corpo della stessa gloria divina. Se Lui è il Regno e il Tempio di Dio, se il Padre lo ha costituito Mediatore e Redentore, in nessun altro c’è salvezza e nessun altro è suo regno. Si accoglie Cristo, verità e grazia, parola e via, si diviene regno di Dio, si vive in esso e per esso, si raggiunge la salvezza eterna. Non si entra in esso, si rimane fuori, si viene esclusi dai beni della redenzione. Si vive nel peccato. Si precipita nella perdizione eterna.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci una cosa sola con Cristo.