Ma i suoi cittadini lo odiavano
16 NOVEMBRE (Lc 19,11-28)
Nel Vangelo vi sono delle verità nascoste tra le parole che spesso potrebbero passare inosservate. Oggi si predica un Cristo solo misericordia, solo amore, solo perdono, solo compassione, solo accoglienza, solo tenerezza. Il Gesù del Vangelo, della Scrittura Santa non è solo questo. È anche verità, giusto giudizio, giustizia, via stretta, obbligo, dovere, parola. Non amiamo gli uomini quando li inganniamo su ciò che mai dovrebbero essere ingannati: sulla verità dell’unico e solo Mediatore di grazia e di verità, di giustizia e di diritto tra Dio e gli uomini.
Chi è Cristo Gesù? È colui che è venuto per predicare il diritto del Padre. Qual è il diritto del Padre? Che ogni uomo lo riconosca come suo Creatore, Signore e Dio. Come lo si conosce come Signore, Creatore e Dio? Accogliendo la sua volontà come unica e sola legge che dovrà governare la nostra vita. Qual è questa volontà data a noi come unica è sola legge? Questa volontà è il Vangelo di Cristo Signore. Il Padre chiede ad ogni uomo di accogliere la Parola di Gesù come unica sola sua legge. Chiede anche che si accolga Cristo Signore come unico e solo suo Mediatore. Per questo Cristo Gesù è odiato: perché ha detto al suo popolo qual è il diritto di Dio su di esso. Ha detto che il loro Dio non è il Dio di Mosè, ma dovrà essere il Padre suo.
Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, disse ancora una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”. Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”.
Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”. Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”. Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”». Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.
Come si fa a conciliare questa frase di Gesù: “E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”, con la sua sola misericordia? In queste parole non è nascosta la distruzione di Gerusalemme? I nemici di Gesù non sono quelli che lo hanno crocifisso ieri e tuttora oggi lo crocifiggono nel suo corpo che è la Chiesa ed anche l’umanità? Forse allora il Vangelo andrebbe letto in modo più completo, parola per parola, frase per frase, versetto per versetto, pagina per pagina, libro per libro. Ecco il diritto di Cristo: non è nelle facoltà dell’uomo accoglierlo o rifiutarlo come loro Re, come loro Giudice, come loro Parola di vita eterna. Cristo è stato costituito Re, Giudice, Parola, unico Mediatore, grazia e verità, giustizia e vita dal Padre. Lui offre tutto se stesso e tutti i suoi beni ad ogni uomo. È questa la sua misericordia ed è anche un diritto per ogni uomo, perché dono a lui dal Padre. Chi accoglie i doni di Cristo, secondo le regole dell’accoglienza, entra nella sua misericordia e da essa è redento e salvato. Chi non lo accoglie, rimane nella morte.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci accogliere Cristo Gesù.