Ho un battesimo nel quale sarò battezzato
20 OTTOBRE (Lc 12,49-53)
Una divina verità che sempre illumina, guida, conforta, muove il cuore di Cristo Gesù è la perfetta scienza e conoscenza che Lui ha di se stesso. Lui sa sempre cosa fare, come farlo, quando farlo. Lui non è mai fuori luogo, fuori tempo, fuori scienza, fuori conoscenza, fuori verità, fuori luce. È immerso, calato, inabissato nelle profondità della volontà che il Padre ha scritto dall’eternità per Lui e che Lui è chiamato a realizzare anche nei più piccoli dettagli nella sua vita per la redenzione del mondo. Ogni pagina di Vangelo attesta questa sua scienza e conoscenza. Anche ogni sua preghiera è il frutto della scienza e della conoscenza che Gesù possiede di sé nello Spirito Santo.
Così parlò Gesù. Poi, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro» (Cfr. Gv 17,1-26).
Mancando a noi la vera scienza e conoscenza di noi stessi, di ciò che il Padre nello Spirito Santo ha scritto per noi, manchiamo anche della scienza e della conoscenza di quanti vivono accanto a noi o vivono da noi e per noi. Chi soffre per questa mancanza è il nostro ministero, la nostra missione, tutta la nostra vita è nella grande sofferenza. Anche la nostra preghiera soffre, perché fatta male. I nostri desideri soffrono, perché orientati e vissuti non secondo la volontà di Dio. Senza la scienza e la conoscenza di sé, si interrompe ogni vero cammino spirituale. Viviamo, ma è come se fossimo morti. Quanto facciamo, lo mettiamo in atto da un abisso di tenebre che avvolgono la nostra vita. Chiedere a Dio la scienza e la conoscenza di sé è obbligo quotidiano.
Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Gesù è venuto per portare la vera pace, quella secondo Dio. Non è venuto per portare la pace secondo gli uomini. Per portare questa inutile pace dovrebbe svendere la sua Parola, la sua verità, la sua missione. Dovrebbe rinnegare il Padre e lo Spirito Santo. Dovrebbe abbandonare tutto il mistero della salvezza dell’uomo. È la sua verità che crea la divisione, non come un frutto diretto, ma indiretto. Chi accoglie la sua verità e la vive, lascia il mondo delle tenebre ed entra in quello della luce. Gesù è il “Separatore Eterno” tra tenebre e luce, il “Separatore eterno”, tra Paradiso e inferno. Chi è in Lui, con Lui, per Lui, cammina verso la luce eterna, chi è senza di Lui galoppa verso la perdizione. Questa separazione è anche all’interno di una stessa famiglia.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, dateci la scienza di noi stessi.