Una donna dalla folla alzò la voce
8 OTTOBRE (Lc 11,27-28)
La vera beatitudine di ogni uomo mai potrà essere di origine umana. Anche perché la natura umana giace nella morte. Se è nella morte potrà solo generare frutti di morte per la morte. Mai essa potrà generare un solo frutto di vita. Essa è invece un dono di Dio fatto a coloro che osservano la sua Parola, camminano per le sue vie, obbediscono ad ogni suo comando, ascoltano la sua Parola e la mettono in pratica. Questa verità è la stessa preghiera del giusto, elevata a Dio attraverso i Salmi.
Beato l’uomo che teme il Signore e nei suoi precetti trova grande gioia. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. Prosperità e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per sempre. Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti: misericordioso, pietoso e giusto. Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, amministra i suoi beni con giustizia. Egli non vacillerà in eterno: eterno sarà il ricordo del giusto. Cattive notizie non avrà da temere, saldo è il suo cuore, confida nel Signore. Sicuro è il suo cuore, non teme, finché non vedrà la rovina dei suoi nemici. Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre, la sua fronte s’innalza nella gloria. Il malvagio vede e va in collera, digrigna i denti e si consuma. Ma il desiderio dei malvagi va in rovina (Sal 112 (11) 1-10).
Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore. Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. Non commette certo ingiustizie e cammina nelle sue vie. Tu hai promulgato i tuoi precetti perché siano osservati interamente. Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti. Non dovrò allora vergognarmi, se avrò considerato tutti i tuoi comandi. Ti loderò con cuore sincero, quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi. Voglio osservare i tuoi decreti: non abbandonarmi mai (Sal 119 (118) 1-8).
Gesù ha iniziato il Discorso della Montagna dettando le regole della vera beatitudine per ogni uomo. Al di fuori di queste norme divine, nessuna beatitudine potrà avvolgere il cuore dell’uomo. Si vive la Parola, si entra nella vera gioia del cuore. Oggi l’uomo confonde la gioia con lo stordimento e la distruzione di se stesso.
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (Mt 5, 3-12a).
Una donna sente parlare Gesù. Resta ammirata dalla sua sapienza. Loda la madre, ritenendola la sorgente del suo essere e del suo operare. Gesù grida a sua volta alla folla che la vera beatitudine non viene dalla carne, anche se la carne della Madre sua è santa e Lei è beata nel suo cuore e nella sua anima per aver obbedito al Signore. Essa è il frutto dell’ascolto della Parola di Dio e della sua osservanza. Si ascolta, si osserva, si è beati nel tempo e nell’eternità. Non si ascolta, si possono anche godere gioie effimere, ma esse sono tutte avvelenate, conducono alla morte. Niente è dalla carne.
Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Ad ogni uomo che cerca la beatitudine nella ricchezza, nella corruzione, nel malaffare, nelle ingiustizie, nelle cose di questo mondo, la Chiesa deve gridare che né la carne, né il sangue, né la terra, né tutto ciò che la terra produce, potrà mai essere fonte di vera beatitudine. La beatitudine della terra è un amo che pesca anime per l’inferno. La sola vera beatitudine, che sarà sulla terra e continuerà nei cieli eterni, è quella che fruttifica sulla Parola di Dio ascoltata e osservata. La gioia è dalla Parola ed è una gioia eterna. Anche la povertà più povera vissuta nella Parola di Gesù dona gioia eterna.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aiutateci a vivere di Parola.