E la distruzione di quella casa fu grande
10 SETTEMBRE (Lc 6,43-49)
Nulla era più solido del tempio di Gerusalemme. Esso era stato costruito sulla roccia. Avrebbe potuto avere una durata eterna. Non è però la roccia materiale che lo rende stabile, ma la fedeltà del popolo dei figli di Israele alla Parola dell’Alleanza. Il popolo non rimane fedele al Signore ed è come se il tempio fosse costruito su acque melmose. Soffia il vento del settentrione ed esso crolla. È distrutto. La sua rovina è grande. Lo stupore della terra diviene motivo di scherno e di insulto per Israele.
Quando Salomone ebbe terminato di costruire il tempio del Signore, la reggia e quanto aveva voluto attuare, il Signore apparve per la seconda volta a Salomone, come gli era apparso a Gàbaon. Il Signore gli disse: «Ho ascoltato la tua preghiera e la tua supplica che mi hai rivolto; ho consacrato questa casa, che tu hai costruito per porre in essa il mio nome per sempre. I miei occhi e il mio cuore saranno là tutti i giorni. Quanto a te, se camminerai davanti a me come camminò Davide, tuo padre, con cuore integro e con rettitudine, facendo quanto ti ho comandato, e osserverai le mie leggi e le mie norme, io stabilirò il trono del tuo regno su Israele per sempre, come ho promesso a Davide, tuo padre, dicendo: “Non ti sarà tolto un discendente dal trono d’Israele”. Ma se voi e i vostri figli vi ritirerete dal seguirmi, se non osserverete i miei comandi e le mie leggi che io vi ho proposto, se andrete a servire altri dèi e a prostrarvi davanti ad essi, allora eliminerò Israele dalla terra che ho dato loro, rigetterò da me il tempio che ho consacrato al mio nome; Israele diventerà la favola e lo zimbello di tutti i popoli. Questo tempio sarà una rovina; chiunque vi passerà accanto resterà sbigottito, fischierà di scherno e si domanderà: “Perché il Signore ha agito così con questa terra e con questo tempio?”. Si risponderà: “Perché hanno abbandonato il Signore, loro Dio, che aveva fatto uscire i loro padri dalla terra d’Egitto, e si sono legati a dèi stranieri, prostrandosi davanti a loro e servendoli. Per questo il Signore ha fatto venire su di loro tutta questa sciagura”» (1Re 9,1-9).
Gesù profetizza che del tempio di Gerusalemme non resterà pietra su pietra, perché fondato sulla sabbia dell’infedeltà, dell’idolatria, del rifiuto della conversione.
Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Egli disse loro: «Non vedete tutte queste cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà distrutta» (Mt 24,1-2).
La nostra vita è in tutto simile al tempio di Gerusalemme. D’altronde noi siamo tempio di Dio, dello Spirito Santo, corpo di Cristo Gesù, che è il nuovo tempio del Signore. Se noi siamo saldamente fondati in Lui, nella sua Parola, nella purissima obbedienza al suo Vangelo, la nostra casa rimarrà stabile per sempre. Sarà una casa che mai crollerà. Se invece fondiamo la nostra vita sul pensiero degli uomini, o peggio ancora sulla parola del principe di questo mondo, saremo come il tempio di Gerusalemme. Di noi non resterà pietra su pietra. Saremo distrutti, annientati, ridotti in polvere. Finiremo nel fuoco eterno della Geenna. Saremo gettati via a bruciare allo stesso modo che nella Geenna venivano portati tutti i rifiuti di Gerusalemme.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».
Come sappiamo se siamo costruiti sulla roccia o sulla sabbia? È sufficiente osservare le nostre opere. Se facciamo il bene sempre, siamo fondati nella Parola di Gesù. Se agiamo male, siamo edificati sulla sabbia. Per noi non ci sarà alcun futuro.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vivere solo di Vangelo.