Gli scribi e i farisei lo osservavano
5 SETTEMBRE (Lc 6,6-11)
Gesù è il Profeta dei Profeti, il Giusto dei giusti, il Santo dei santi, la Verità di ogni verità, la Sapienza di ogni sapienza, la Giustizia di ogni giustizia, il Signore della Legge e della Parola. È tutto nella carne, come vero uomo. Se ogni profeta e giusto è stato sempre spiato da quanti non hanno nel cuore Dio nella purezza della sua luce, potrà pensare Cristo Signore di sfuggire alla legge del peccato dell’uomo? Lui sarà spiato, osservato, scrutato, accusato, perseguitato più di ogni altro profeta e giusto. Quanto l’Antica Parola rivela sulla persecuzione del giusto, si compirà in pienezza in Gesù.
Perché, Signore, ti tieni lontano, nei momenti di pericolo ti nascondi? Con arroganza il malvagio perseguita il povero: cadano nelle insidie che hanno tramato! Il malvagio si vanta dei suoi desideri, l’avido benedice se stesso. Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore: «Dio non ne chiede conto, non esiste!»;questo è tutto il suo pensiero. Le sue vie vanno sempre a buon fine, troppo in alto per lui sono i tuoi giudizi: con un soffio spazza via i suoi avversari. Egli pensa: «Non sarò mai scosso, vivrò sempre senza sventure». Di spergiuri, di frodi e d’inganni ha piena la bocca, sulla sua lingua sono cattiveria e prepotenza. Sta in agguato dietro le siepi, dai nascondigli uccide l’innocente. I suoi occhi spiano il misero, sta in agguato di nascosto come un leone nel covo. Sta in agguato per ghermire il povero, ghermisce il povero attirandolo nella rete. Si piega e si acquatta, cadono i miseri sotto i suoi artigli (Sal 10 )9) 1-10).
Contro di me parlano i miei nemici, coloro che mi spiano congiurano insieme e dicono: «Dio lo ha abbandonato, inseguitelo, prendetelo: nessuno lo libera!». O Dio, da me non stare lontano: Dio mio, vieni presto in mio aiuto. Siano svergognati e annientati quanti mi accusano, siano coperti di insulti e d’infamia quanti cercano la mia rovina. Io, invece, continuo a sperare; moltiplicherò le tue lodi. La mia bocca racconterà la tua giustizia, ogni giorno la tua salvezza, che io non so misurare. Verrò a cantare le imprese del Signore Dio: farò memoria della tua giustizia, di te solo. Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito e oggi ancora proclamo le tue meraviglie (Sal 71 (79) 11-17).
Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto violenza e hai prevalso. Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno; ognuno si beffa di me. Quando parlo, devo gridare, devo urlare: «Violenza! Oppressione!». Così la parola del Signore è diventata per me causa di vergogna e di scherno tutto il giorno. Mi dicevo: «Non penserò più a lui, non parlerò più nel suo nome!». Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente, trattenuto nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. Sentivo la calunnia di molti: «Terrore all’intorno! Denunciatelo! Sì, lo denunceremo». Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: «Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta». Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile (Ger 20,7-11).
Può Gesù per paura delle persecuzioni omettere di manifestare ad ogni uomo la verità del Padre suo anche in ordine alla legge sul sabato? Ma per questo Lui è venuto: per dare ad ogni uomo il Padre nella sua purissima luce. Deve però agire con molta prudenza e saggezza di Spirito Santo per non accelerare la sua morte.
Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Gesù è sommamente prudente. Prima vuole che ogni cuore si pronunzi sul vero bene e molti cuori sono con Lui. Solo dopo compie il miracolo. Divina saggezza e sapienza! I farisei possono anche discutere su quello che avrebbero potuto fare a Gesù, sanno però che non possono sfidare il popolo che è tutto con Cristo Signore.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci sommamente prudenti.