Perché non sapete né il giorno né l’ora
9 AGOSTO (Mt 25,1-13)
Quanto Gesù dice è vero o è falso? Viene dal cuore del Padre suo o dalla sua fervida immaginazione e fantasia? È verità eterna, oppure è un misero e meschino genere letterario vuoto di ogni contenuto di verità eterna? La domanda urge di una risposta. Se le parole di Gesù sono vere, siamo falsi noi. Se invece siamo veri noi, sono false le parole di Gesù. Se la porta della salvezza è la sua Parola, la nostra porta apre sulla perdizione eterna. Se poi le nostre parole aprono sulla beatitudine eterna, le sue sono Parole che non meritano alcuna considerazione. Ma se una sola Parola di Gesù è falsa, tutte le altre sono false. Tutto lo si deve prendere in blocco. O è tutto vero, o è tutto falso. Non può essere mezzo vero e mezzo falso, in alcune parole vere e in altre false. È vero quando? È falso quando? Chi decide quando è vero e quando è falso?
Diciamo questo perché tutti i suoi discorsi hanno un solo scopo, un solo fine: liberare l’uomo dalla perdizione eterna per condurlo nel regno del Padre suo. Se non vi è liberazione dalla perdizione eterna, tutti i suoi discorsi sono un misero racconto senza alcuna valenza per noi, né per il tempo, né per l’eternità. Senza la verità della Parola di Gesù, anche chi ammazza, chi uccide, chi distrugge il pianeta, si compie strage, altro non fa che un’opera buona: toglie l’uomo dall’inferno della terra e lo conduce nell’eternità beata. Se il Vangelo fosse falso, gli assassini, gli stragisti, quelli che massacrano e uccidono, altro non fanno che accelerare il processo verso il Paradiso. Se però il Vangelo è vero, allora tutto cambia. Gli assassini, o operatore di iniquità, preparano per loro il passaggio verso la dannazione eterna. Ma anche uccidendo prematuramente un uomo, lo possono condannare all’inferno eterno.
Assassini e operatori di iniquità, macchine che lavorano per l’inferno, sono tutti coloro che si pongono fuori della Parola di Gesù. Cambia così totalmente lo statuto di un uomo. Chiunque non lavora per creare eternità per sé e per gli altri è un nemico dell’umanità, perché lavora per la sua perdizione eterna. Gli assassini sono i più grandi nemici di se stessi. Si spianano la via verso l’inferno. Ma spianano la via verso l’inferno anche per molti altri. E per questa ragione sono i nemici del genere umano. Non lavorano per il cielo, ma per l’inferno. Ma come si lavora per il cielo? Vivendo una vita tutta nella Parola di Cristo Signore. Se noi però diciamo che la Parola di Cristo è falsa, trasformiamo tutta l’umanità in un esercito di lavoratori per l’inferno.
Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.
Gesù lo dice con fermezza: “Non vi conosco”. Eppure queste vergini stolte non hanno fatto nessun male agli altri. Si erano solo assopite nell’attendere lo Sposo e non hanno pensato a procurarsi l’olio per le loro lampade. Quando hanno deciso di procurarselo, era già tardi. La porta si era già chiusa e per loro ogni accesso viene sbarrato. Crediamo in questa Parola di Gesù? La trasformiamo in olio per le nostre lampade, vivendola. Solo la Parola di Gesù si trasforma in olio frantumandola nel frantoio della nostra vita e riducendola in carità, pietà, compassione, misericordia, giustizia, pace. Se questa frantumazione non avviene, la nostra lampada sarà senza olio e per noi vi sarà l’esclusione dal regno eterno del Signore. Che crediamo o non crediamo, è verità.