vangelo del giorno

Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?

19 LUGLIO (Mt 12,46-50)

Quanto Gesù dice sul vero e perfetto amore verso di Lui, vale anche per Lui in relazione al Padre suo. Potrà Lui amare la Madre sua più che il Padre suo? Potrà Lui mettersi in ascolto o a servizio della Madre sua, quando il Padre suo gli comanda di essere a sua totale e completa obbedienza per il regno dei cieli?

Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà (Cfr. Mt 10,32-42).

Anche l’altra parola da Lui detta sulle modalità necessarie per seguire Lui, Lui le ha dette perché sono le sue modalità di seguire il Padre. Lui tutto ha lasciato per essere sempre e dovunque per il Padre. Non può essere Lui insieme del Padre e degli altri. Una sola deve essere la volontà che governa la sua vita: quella del Padre suo.

Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio» (Lc 9,57-52).

Viene riferito a Gesù che vi sono alcuni parenti che insieme a sua Madre sono fuori e cercano di parlargli. Vorrebbero intrattenersi con Lui. La risposta di Gesù è immediata: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Fratelli e madre sono i suoi discepoli. Chi sono i suoi discepoli? Coloro che hanno accolto la Parola del Signore e si sono messi alla sua sequela. Fratello, sorella e madre è chiunque fa la volontà del Padre suo che è nei cieli. Ma qual è la volontà del Padre suo? Non solamente quella che Gesù dice all’uomo, perché cammini in essa e per essa. Volontà del Padre è anche quella che il padre manifesta e rivela a Gesù. Qual è questa volontà? Che Gesù non dipenda da alcun uomo, mai. Che sia sempre dal suo cuore, dalla sua volontà, dai suoi desideri per il compimento del suo progetto di salvezza in favore di ogni uomo. Chi rispetta questa volontà su Cristo è da Lui riconosciuto come suo fratello e sua madre.

Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

Gesù dice qual è la sua verità. In questa sua verità vuole essere rispettato. Chi non lo rispetta, gli fa da tentazione e chi lo tenta di certo non lo ama. La vergine Maria non entra in questo discorso di Gesù. Lei ha sempre rispettato il figlio. Gesù le aveva manifestato qual è la relazione che lega Lui al Padre e la Madre sempre ha vissuto questa volontà di Gesù e volontà di Dio nella più grande rinunzia. Lei sa che prima che figlio suo, Gesù è figlio del Padre e al Padre deve obbedienza perfetta. Per questo Lei si ritira dalla sua vita, lo accudisce, lo serve, si pone al suo servizio, ma secondo la sua volontà. Quanto Gesù dice è per tutti noi, che seguiamo Lui, ma non secondo la volontà del padre su di noi. Noi ci doniamo al Padre, ma quasi sempre camminiamo per conto nostro, secondo la nostra volontà, a convenienza, secondo le opportunità. Siamo di Dio e di noi stessi, del cielo e della terra, di noi e degli altri, della verità e della menzogna. Per questo motivo siamo infruttuosi. Non siamo dal cuore del Padre.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci essere solo dal Padre.