E avrà in eredità la vita eterna
11 LUGLIO (Mt 19,27-29)
Lasciare non è azione che si compie una volta per sempre. È invece azione permanente. È opera non solo fisica, ma soprattutto spirituale. Lascia veramente chi non attacca il cuore a nessuna realtà creata, perché cuore, anima, spirito, corpo sono stati donati al Signore e a Lui appartengono perché ne faccia ciò che vuole. Lascia chi costituisce Dio suo vero Signore, unico e solo proprietario della sua vita. Lascia chi si vende a Dio, espropriandosi di se stesso, consegnandosi a Lui, perché sia sempre Lui a governare i suoi giorni. Chi è di Dio, non può più legarsi, attaccarsi, fermarsi a nessuna persona, nessuna cosa, nessun luogo, nessun ministero, nessuna mansione.
Gesù è l’uomo che ogni giorno era chiamato dal Padre suo a lasciare ogni cosa. La prima cosa che Gesù lasciò è la sua volontà. Gliela consegnò al Padre al fiume Giordano e da quel giorno questa consegna veniva ripetuta. Satana lo tentava perché si prendesse la vita nelle sue mani e sempre Lui respingeva questa suadente e persistente parola che veniva a Lui dal principe di questo mondo. Satana però mai smise di tentarlo perché si riprendesse ciò che aveva lasciato. Gesù sempre si immergeva nella preghiera e respingeva gli attacchi satanici. Nell’ultimo attacco, quello più violento, per respingerlo Gesù sudò sangue nell’Orto degli Ulivi.
Pietro oggi dice a Gesù che loro, i discepoli, hanno lasciato tutto e lo hanno seguito. Anche loro però devono porre molta attenzione. Se è facile lasciare agli inizi, difficile è perseverare in questa opera. Le astuzie di Satana sono infinite e molte volte lui fa sì che il cuore si attacchi anche ad un luogo, ad un forma di vita, ad una missione, ad una persona, ad una comunità, ad una struttura. Apparentemente non c’è nulla di male. Non si è però più proprietà del Signore. Lo spirito non è libero. Non è povero. È ricco di qualcosa. Pensieri e sentimenti appartengono ad altri e non più a Dio. Il Signore non può più governare la nostra vita, non può decidere di essa. Siamo divenuti noi nuovamente i padroni di essa. Eppure diciamo di avere rinunciato a tutto, ma non alle nostre aspirazioni, ai nostri desideri, alla nostra ambizione e superbia, alla nostra mentalità e a quella struttura mondana della vita che nuovamente ci ha conquistato.
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.
Gesù invece è perennemente sotto la mozione dello Spirito Santo, sempre in cammino, in perfetta obbedienza al Padre celeste. Quando noi sappiamo che abbiamo lasciato tutto per Gesù? Quando siamo pronti ad ogni obbedienza. Qualsiasi cosa Lui ci comanda noi la facciamo. Lui dice e noi eseguiamo. Lui vuole e noi operiamo. Lui manda e noi andiamo. Lui stabilisce e noi agiamo. Più si è obbedienti al suo comando d’amore e più manifestiamo la nostra povertà in spirito. Per questo è necessario che il cuore sia libero e non si attacchi neanche alla polvere del suolo sul quale camminiamo.
Gesù rassicura Pietro. Chi lascia tutto, non perde nulla, anzi riceve cento volte di più. Il Signore non gli farà mancare nulla di tutto ciò che serve per la sua vita. In più gli darà la vita eterna, il suo Cielo. Il Signore dona ai suoi servi ed è suo servo chi ascolta ed obbedisce, chi compie ogni suo comando. Lasciare è l’azione più difficile per ogni discepolo di Gesù, perché il cuore sempre si attacca a qualche cosa. Per questo urge che il discepolo di Gesù acquisisca una dimensione soprannaturale altissima, diventi una cosa sola con i pensieri, il cuore, la volontà del Padre. Abbia solo il Padre come unica Persona cui attaccare il cuore, dare il cuore. Se Lui si distacca dal Padre, miseramente fallirà. Satana gli farà eccelse proposte spirituali che lui accoglierà.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci poveri in spirito.