Strada facendo, predicate
7 LUGLIO (Mt 10,7-15)
Gesù non chiama coloro nei quali Lui deve vivere alla sera della sua vita o dopo la sua gloriosa risurrezione. Li chiama agli inizi del suo ministero. Subito dopo il Battesimo e la vittoria sulla tentazione nel deserto, Lui inizia la sua predicazione e come prima sua opera chiama coloro nei quali domani Lui dovrà continuare tutta la sua opera di salvezza e di redenzione in favore dell’umanità. Possiamo affermare che la missione di Gesù inizia con la chiamata dei suoi Apostoli, prima ancora del Discorso della Montagna. Anzi secondo il Vangelo di Matteo, quel discorso è stato fatto ai discepoli, a coloro che Lui aveva già chiamato. Missione e vocazione sono una cosa sola.
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano. Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 4,18-5,3).
Perché in Gesù missione e vocazione sono una sola azione evangelizzatrice? Prima di ogni cosa perché nei Vangeli Sinottici quasi tutta l’opera di Gesù è rivolta all’ammaestramento dei suoi discepoli. Essi non devono ascoltare soltanto. Devono vedere come la Parola si dice, si annunzia, si insegna, ma anche come concretamente si vive. Gesù sul Monte dice la Parola. Poi scende dal Monte e mostra come essa va vissuta in ogni momento e difronte ad ogni persona. È come se la missione per gli Apostoli consistesse nel “riproporre” tutta la vita del loro Maestro.
Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città.
Gesù insegna, ammaestra, invita alla conversione, chiede la fede nel Vangelo. Ma anche guarisce, sana, purifica, libera dagli spiriti immondi, perdona i peccati, crea una speranza nuova nei cuori. Gesù è libero nel cuore e nella mente, nella volontà e nei desideri. Liberi dovranno essere anche i suoi discepoli. Essi non vanno nel mondo per imporre un nuovo modo di pensare e di agire. Si recano in ogni città per fare loro una proposta di vita. Per offrire loro il dono della pace. Per chiamarli ad uscire dalle tenebre ed entrare nella luce. La loro è un’offerta. Ognuno può accoglierla, ma anche rifiutarla. Chi l’accoglie camminerà di luce in luce. Chi la rifiuta resterà nelle suo buio. Deve però sapere che il rifiuto rende responsabili dinanzi a Dio. La luce era stata data, ma è stata rifiutata. Nel giorno del giudizio questo loro rifiuto inciderà negativamente. Quando gli Apostoli sono nel mondo sempre dovranno ricordarsi di ciò che il loro Maestro ha fatto ed insegnato. Sarà per loro ricordo vivo e attuale lo Spirito Santo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci memoria viva di Gesù.