Saputo che si trovava nella casa del fariseo
12 GIUGNO (Lc 7,36-8,3)
Gesù cerca l’uomo a cui dare il Lieto Messaggio, la Parola, il Vangelo, ma è anche cercato. Questa verità oggi viene ignorata. Se il cristiano non è cercato perché riconosciuto vero discepolo di Gesù, è inutile che lui vada a cercare, che esca, che si muova, che decida di andare in missione. Non si svolge missione evangelica perché si va e neanche non si svolge missione perché non si esce, non si va. Alcuni Santi e Sante non sono mai usciti dal loro paese, dalla loro casa, parrocchia, convento, luogo di lavoro, eppure sono i più grandi missionari del loro tempo.
La vera missione inizia quando l’altro è cercato. È allora che si vede Dio nel missionario e in lui si cerca il vero uomo di Dio. Gesù è cercato non solo da lebbrosi, ciechi, sordi, muti, paralitici, ma anche dalla numerosa folla che bramava di ascoltare la Parola del Signore. Il Centurione lo cerca per un miracolo. Nicodemo lo cerca per avere un colloquio di chiarificazione sul regno di Dio. Zaccheo cerca Gesù perché lo vede come la sorgente della sua salvezza. La donna che si reca nella casa di Simone cerca Gesù perché sa che Lui è la grazia del perdono, della misericordia, della vera compassione. Gesù è persona che porta in sé tutto Dio, non però il Dio dei farisei, degli scribi, dei capi dei sacerdoti. Porta il vero Dio, il Dio che ama l’uomo di amore eterno.
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Molti sono gli invitati, ma da nessuno di essi si reca la donna. Non vede in essi il vero Dio. Non scorge il loro cuore capace di perdono e di misericordia. Non vede nei loro pensieri la luce della divina verità. Vede solo cuori di condanna e pensieri di giudizio. Vede menti immerse in un buio di grande immoralità. Lei è una peccatrice. Anzi, è stata una peccatrice, vuole riscattarsi, ma nel mondo nel quale lei vive uno solo ritiene capace di capire il suo cuore e di inondarlo di consolazione divina. Questa donna giudicherà domani tutti i discepoli di Gesù che non sono stati cercati da altri uomini e donne perché ritenuti capaci di divina consolazione. Oggi molti cristiani giustificano i più orrendi delitti, lasciando i cuori di chi cerca la divina consolazione nella disperazione. Allora è giusto che ognuno si chieda: Sono io cercato perché ritenuto portatore di un mistero celeste? Oppure sono schivato come uno scriba e un fariseo, perché so solo condannare, criticare, mormorare, allontanare il peccatore o peggio aiutarlo perché continui nei suoi abominevoli crimini? È giusto riflettere.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci portatori del vero Dio.