Non è Dio dei morti, ma dei viventi!
1 GIUGNO (Mc 12,18-27)
Solo Dio può dirci chi è Dio. Ma anche solo chi ha conosciuto Dio, perché Dio a Lui si è rivelato, può dirci chi è Dio. Bisogna tuttavia mettere ogni attenzione. Dio non ha rivelato tutto di sé ad una persona. Abele aggiunge ciò che manca ad Adamo e così Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Giosuè, Samuele, Davide, Osea, Amos, Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele, i Proverbi, i Salmi, Giobbe, il Siracide, la Sapienza, il Qoelet, ogni altro profeta: ognuno aggiunge verità a verità, rivelazione a rivelazione, profezia a profezia, luce a luce. Compimento perfetto della Rivelazione è Gesù Signore. Lui è nel seno del Padre, conosce tutto il Padre, rivela tutto il Padre, compiendo tutta la sua volontà. Nulla omette di essa.
La stessa verità vale per la Chiesa. Dopo la Pentecoste lo Spirito Santo aggiunge con Paolo ciò che manca a Pietro e così opera con Giovanni, Matteo, Marco, Luca, Giacomo, Giuda, la Lettera agli Ebrei, i Padri Apostolici, i Padri della Chiesa, i Grandi Teologi del Medioevo, tutti gli altri uomini e donne di Dio ai quali lo Spirito Santo ha consegnato una luce della verità di Cristo Signore da far rispendere in questo mondo. Il solo pensare che una sola persona esaurisca la rivelazione, la verità, la comprensione della rivelazione e della verità, è semplicemente pura follia, demenza spirituale. La Chiesa è questa mirabile comunione di luci di verità. Ognuno aggiunge agli altri e così dicasi anche dei carismi. Ogni carisma aggiunge ciò che manca agli altri.
I sadducei invece avevano escluso quasi tutta la rivelazione dal loro cuore. Ad essi bastava la loro mente per sapere tutto di Dio e dell’uomo. È sufficiente che un solo versetto dell’Antica Scrittura venga escluso dalla rivelazione del Signore per trovarsi fuori della piena verità del vero Dio. Chi naviga nella falsità sempre argomenterà dalla falsità e dalla menzogna, dalla non conoscenza e dalla non verità. Qual è la falsità dalla quale partono i sadducei? Quella di non conoscere il futuro dell’uomo dopo la morte. Essi pensano che l’eternità sia un prolungamento del tempo, così come esso si vive sulla terra. Tra il tempo e l’eternità vi è un abisso. Ciò che saremo è tutt’altra cosa. Dio ci farà di luce, spirito, anche il nostro corpo sarà trasformato. Sarà spirito e luce come gli Angeli sono spirito e luce. Lì non ci si sposa e non ci si marita. Realmente le cose di prima sono passate. Nulla della vita che si conduce quaggiù sarà nell’eternità.
Vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo ugualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».
La sapienza di Gesù, la sua intelligenza sa come confondere la falsa scienza, la falsa dottrina, ogni falso pensiero e insegnamento, ogni errata credenza fatta passare per purissima conoscenza di Dio e dell’uomo. Lui non argomenta dai Libri della Scrittura da essi rifiutati, nei quali la risurrezione è verità primaria, essenziale, della fede del popolo del Signore. Si serve del Libro dell’Esodo, da essi ritenuto autentico, vero. Ebbene, proprio in questo Libro Dio si proclama Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe. Dice di essere Dio di persone che vivono con Lui, non di persone morte. Se è il Dio dei vivi, non è il Dio di un pezzo dell’uomo. È Dio di tutto l’uomo e l’uomo è tutto se stesso solo nella risurrezione dell’ultimo giorno. I sadducei però dovrebbero sapere che se tutto un popolo è disposto al martirio sulla speranza della risurrezione, la risurrezione è vera.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, aggiungete fede alla fede.