Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito
24 MAGGIO (Mc 10,28-31)
Pietro rassicura Gesù: “Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito”. È giusto chiedersi: “Ma loro, veramente hanno lasciato tutto? Sanno cosa vuol dire lasciare tutto? Quando possiamo dire di aver lasciato tutto?”. Le regole di Gesù per lasciare tutto noi le conosciamo. Farsi un breve esame di coscienza è cosa altamente buona.
Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio» (Lc 9,57-62).
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (Mt 5,3-12).
Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio» (Lc 6,27-38).
Noi possiamo anche lasciare case e campi, moglie e figli, padre e madre, fratelli, sorelle, amici. Difficile, se non impossibile, lasciare i propri pensieri, la propria volontà, il proprio cuore, il proprio corpo, la propria mente, il proprio spirito, la propria anima. Difficile, se non impossibile, liberarci della conduzione di noi stessi della nostra vita per affidarla tutta e interamente nelle mani dello Spirito Santo. Gesù si è tutto consegnato al Padre nello Spirito Santo. Mai un solo pensiero è stato suo. Lui camminava con la volontà del Padre, i pensieri del Padre, il cuore del Padre, i desideri del Padre.
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
Uno può anche spogliarsi delle cose, ma non per questo è divenuto vero discepolo di Gesù. Si diviene veri discepoli di Gesù quando si prendono tutti i suoi pensieri e si cammina nella perfetta mozione dello Spirito del Signore. Gesù però rassicura Pietro. La ricompensa è altissima. Cento volte ciò che si lascia insieme a persecuzioni e la vita eterna nel tempo che verrà. Chi dona a Cristo nulla perde. Anche la volontà data a Cristo assieme ai pensieri ci fa camminare con cento volontà e cento pensieri in più.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci dare tutto di noi a Gesù.