Il Padre stesso infatti vi ama
7 MAGGIO (Gv 16,23b-28)
Quando si diviene una cosa sola con Cristo Gesù, si è un solo cuore, una sola volontà, un solo desiderio, una sola relazione con Lui. Se il discepolo è cuore di Cristo e il cuore di Cristo è il cuore del discepolo, allora Gesù non dovrà più pregare il Padre per noi, come se fossimo due persone separate, Lui e noi. Possiamo noi stessi pregare il Padre direttamente, sempre però dal suo cuore, dalla sua mente, dai suoi desideri, dalla sua volontà che sono interamente in noi. Allora la nostra preghiera è preghiera di Cristo Gesù e la preghiera di Cristo Gesù è nostra preghiera.
A questa perfetta unità di cuore, di mente, di anima, dello stesso corpo è arrivato san Paolo. Sappiamo però che la sua corsa è stata lunga e faticosa. Dalla Lettera ai Filippesi alla Lettera ai Galati il cammino è stato altamente impegnativo.
Per il resto, fratelli miei, siate lieti nel Signore. Scrivere a voi le stesse cose, a me non pesa e a voi dà sicurezza. Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare! I veri circoncisi siamo noi, che celebriamo il culto mossi dallo Spirito di Dio e ci vantiamo in Cristo Gesù senza porre fiducia nella carne, sebbene anche in essa io possa confidare. Se qualcuno ritiene di poter avere fiducia nella carne, io più di lui: circonciso all’età di otto giorni, della stirpe d’Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo figlio di Ebrei; quanto alla Legge, fariseo; quanto allo zelo, persecutore della Chiesa; quanto alla giustizia che deriva dall’osservanza della Legge, irreprensibile. Ma queste cose, che per me erano guadagni, io le ho considerate una perdita a motivo di Cristo. Anzi, ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore.
Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù (Fil 3,1-14).
Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me (Gal 3,19-20). Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio. D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo (Gal 6,14-17).
È la vera ascesi del cristiano: giungere a divenire con Cristo una cosa sola: un solo cuore, una sola anima, un solo pensiero, una sola vita, un solo mistero di crocifissione e di gloria. Questo cammino dovrà essere ininterrotto. Sempre dovrà essere come se fossimo agli inizi. Il Padre deve vedere sempre suo Figlio in noi, come vede se stesso nel Figlio suo. È in questa perfetta comunione che la preghiera del cristiano è preghiera di Cristo e la voce del discepolo è voce del Maestro presso il Padre.
In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
Questa dovrebbe essere la sola conquista del cristiano: essere oggi cuore di Cristo.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci una cosa sola con Gesù.