Lui vi insegnerà ogni cosa
1 MAGGIO (Gv 14,23-29)
l discepolo di Gesù è chiamato ad amare secondo purezza di verità, perfetta obbedienza alla volontà del Padre, in una storia complessa, difficile, aggrovigliata, nella quale Satana, da padrone incontrastato, crea prima ogni falso problema e poi dona soluzioni false. Prima ti dice che hai bisogno di una barca per camminare sulla terra e poi ti offre i calcoli errati perché tu la costruisca. In questa situazione come potrà il discepolo di Gesù evitare ogni tentazione di Satana? Come potrà evitare di servirsi dei calcoli volutamente falsificati da Satana per far sì che la sua vita diventi un mare di illusioni che portano solo all’inferno? Il Vangelo non basta per vivere secondo Dio. Esso ci dice come Cristo ha vissuto secondo Dio, non ci dice come ogni discepolo di Gesù deve vivere secondo Dio. Per questo ha bisogno di un “aiuto” speciale. Nell’Antico Testamento Dio guidava il suo popolo per mezzo della sapienza.
In lei [nella sapienza] c’è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell’uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili. La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell’Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell’attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti. Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza (Sap 7,22-30).
Con te è la sapienza che conosce le tue opere, che era presente quando creavi il mondo; lei sa quel che piace ai tuoi occhi e ciò che è conforme ai tuoi decreti. Inviala dai cieli santi, mandala dal tuo trono glorioso, perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica e io sappia ciò che ti è gradito. Ella infatti tutto conosce e tutto comprende: mi guiderà con prudenza nelle mie azioni e mi proteggerà con la sua gloria. Così le mie opere ti saranno gradite; io giudicherò con giustizia il tuo popolo e sarò degno del trono di mio padre. Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore? I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, perché un corpo corruttibile appesantisce l’anima e la tenda d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni. A stento immaginiamo le cose della terra, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi ha investigato le cose del cielo? Chi avrebbe conosciuto il tuo volere, se tu non gli avessi dato la sapienza e dall’alto non gli avessi inviato il tuo santo spirito? Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito e furono salvati per mezzo della sapienza» (Sap 9,9-18).
Quanto è detto per la sapienza, lo si moltiplichi per l’eternità e l’infinito che è Dio stesso, lo si personalizzi, lo si identifichi con lo Spirito Santo, che è la Comunione di eterno amore, eterna verità, eterna vita nel mistero eterno del Dio Trinità, e si avrà una pallida idea di chi è lo Spirito Santo e di cosa è capace di operare in noi. In ogni istante, chi è nella sua comunione di amore e verità, sa cosa il Signore vuole da Lui, sa qual è la volontà attuale di Dio sulla sua vita. Sa cosa fare e cosa non fare, cosa dire e cosa non dire, dove andare e dove non andare. Con Lui è come se fosse nella divina volontà, nel cuore del Padre, nel pensiero di Cristo, nella luce eterna.
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci verità dello Spirito di Dio.